Driver in piazza a Milano per protestare contro le condizioni di lavoro dettate da Amazon. E al fianco dei conducenti che tutti i giorni garantiscono le consegne per il gigante americano dell’e-commerce si schierano i sindacati, con i loro leader che si alternano al presidio organizzato nel capoluogo lombardo. E che sostengono la protesta che per un giorno blocca la distribuzione delle merci in tutta la Lombardia, territorio che rappresenta il 60% del mercato italiano di Amazon.

Al centro della protesta i ritmi di lavoro giudicati insostenibili e tali da mettere a rischio sicurezza e salute dei lavoratori e che a giudizio di Anna Maria Furlan, segretario generale della Cisl, “prefigurano condizioni di moderno sfruttamento”. Furlan spiega quali saranno le richieste che i sindacati di settore avanzeranno all’azienda. “Bisogna far rispettare i contratti e tutelare la dignità di tutti i lavoratori della gig economy. No ad ogni forma di sfruttamento, a carichi di lavoro eccessivi, a mancata sicurezza”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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