Alphonse Gabriel “Al” Capone, detto Scarface nasce il 17 gennaio 1899 a Brooklyn, distretto elettorale di New York e muore il 25 gennaio 1947 a Miami Beach. Quarto dei nove figli concepiti dal barbiere Gabriele Capone (1865-1920), originario di Castellammare di Stabia (Napoli), e della sarta Teresa Raiola (1870-1952), nata ad Angri (Salerno). Sposatisi il 25 maggio del 1891, ambedue emigrarono nel 1895 negli Stati Uniti. Al Capone – uno dei più celebri criminali della storia – fu considerato un simbolo del gangsterismo americano e della profonda crisi della legalità durante il proibizionismo.

Il 17 maggio 1929 Capone e la sua guardia del corpo furono arrestati a Philadelphia e condannati a un anno di carcere per il trasporto di armi.

Dopo nove mesi fu rilasciato per buona condotta. Il 17 ottobre del 1931, Al Capone, fu nuovamente arrestato per evasione fiscale, dopo che gli investigatori cercarono a lungo il modo di accusarlo, non essendo possibile attribuirgli crimini diretti. Al Capone, ancora oggi, è considerato il simbolo del gangsterismo americano e della profonda lotta alla malavita che gli Stati Uniti dovettero affrontare nel corso degli anni venti. “Scarface”, soprannome che gli fu attribuito per via di un’appariscente cicatrice sul viso, ebbe totale sovranità sul crimine nella città di Chicago ed ebbe l’intuizione di investire parte dei ricavati delle attività illecite in operazioni del tutto legali, separando le gestioni contabili e potendo quindi contare sugli introiti.

Durante gli anni venti, grazie a questa copertura, riuscì ad accedere alle attività istituzionali, dove si procacciò con la corruzione la protezione politica. A lui, seppur non direttamente, sono stati attribuiti numerosi omicidi, tra cui la cosiddetta “strage di San Valentino” del 1929, quando cinque dei suoi uomini travestiti da poliziotti uccisero sette membri della North Side Gang per un regolamento dei conti.

Nel 1930 Al Capone fu dichiarato dal FBI “nemico pubblico numero uno”, fino al giorno in cui riuscirono a incastrarlo paradossalmente “solo” per evasione fiscale. Giudicato colpevole delle accuse mossegli, il 24 novembre 1931 fu condannato a undici anni di carcere, a una serie di multe e a sei mesi per oltraggio alla corte. Al Capone fu detenuto prima ad Atlanta e poi ad Alcatraz, dove gli fu diagnosticata una forma di demenza senile dovuta alla sifilide. Il 16 novembre 1939 uscì dal carcere dopo aver scontato sette anni, sei mesi, quindici giorni e dopo aver pagato tutte le multe e tasse arretrate dovute. Il 25 gennaio 1947 morì a soli quarantotto anni per un ictus a Palm Island, in Florida.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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