Ieri ad Ostia è successo un fatto di cronaca noto a tutti.
Il famoso giornalista della Rai, Daniele PierVincenzi, accompagnato dal video maker Edoardo Anselmi, si erano recati nella città laziale per conto del programma “Nemo Nessuno Escluso”, in particolare nella palestra di Roberto Spada, esponente della famiglia Spada, che è molto conosciuto in città.

Il reporter voleva solo fare domande di stampo politico, per sapere i motivi, nemmeno poi così misteriosi, dell’appoggio elettorale che la famiglia ha dato al gruppo Casa Pound.
Ad un tratto però Spada, innervosito dall’insistenza del cronista ha cominciato a percuotere sia lui che il video maker con testate e manganellate.
Il giornalista se ne è andato impaurito e con il setto nasale rotto. I medici gli hanno dato una prognosi di 30 giorni e la Rai ha naturalmente garantito vicinanza a lui e alla sua famiglia, anche in sede legale.

Successivamente Spada ha scritto un post su Facebook, scusandosi per l’accaduto e giustificando la sua esagerata reazione, con la perdita di pazienza nei confronti di giornalisti che di continuo gli chiedevano le stesse cose e che il reporter, a suo dire stesse disturbando la “quiete” dentro la sua palestra, fino addirittura arrivare a impaurire suo figlio.

La cosa grave è che qualcuno sui social ha addirittura appoggiato il gesto di Spada.
Anche le istituzioni politiche si sono mosse: la Raggi ha detto che si farà di tutto per combattere la criminalità , mentre gli esponenti di casa Pound negano l’appoggio della famiglia Spada, condannando il gesto, anche se sembra difficile poter credere che l’appoggio politico non ci sia stato.

Una brutta vicenda che non deve abbattere i cronisti che ogni giorno fanno il loro lavoro, rischiando a volte la vita quando trattano di temi così delicati: un fatto che sicuramente non ha abbattuto Daniele che in un’intervista ha dichiarato di essere un pò impaurito, ma che tornerebbe ad Ostia, nonostante tutto, perchè questa città ha bisogno di essere raccontata.

L’appello ai colleghi è quello di non perdere mai la forza di raccontare la verità, anche se scomoda o pericolosa.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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