Vent’anni di occupazione militare, di morti in attentati, di spese enormi, gravate sulle spalle dei contribuenti, per cosa?

Per “imporre” una presunta democrazia da cui il popolo è stato escluso o, bene che vada, di cui non ha beneficiato e, adesso, riecco i talebani, che girano armati sino ai denti in nome della “loro” di democrazia, anche questa che ha il medesimo simbolo: un mitra!
Oggi, che a Kabul si muore anche per tentare di salire su un aereo che significa prima di tutto salvare la pelle, cosa resta di vent’anni di occupazione militare “truccata” sotto la bandiera delle Nazioni democratiche?

“Abbiamo sbagliato….” ecco cosa hanno detto in molti tra i capi politici delle Nazioni che hanno lasciato gli afghani alla mercé di coloro che erano i vecchi persecutori; tanto cosa gliene importa ai saccenti delle donne, delle bambine, di tutti coloro che hanno illuso con promesse, quasi mai divenute fatti ed oggi nuovamente tornate nel “buio” di chi le considera meno di nulla!
“Avevamo solo l’obiettivo di combattere il terrorismo ….”
Queste alcune delle parole usate dal Presidente americano Biden; parole sembrate un arrampicarsi sui vetri di chi ha “solamente” messo in pratica le promesse di molti sui predecessori ….

L’11 settembre 2001 ha bruscamente svegliato l’America, ma evidentemente non le ha insegnato nulla, come nulla ha insegnato ai suoi alleati, che pensavano probabilmente di “usare” anche l’Afghanistan come una mucca da mungere ed accortisi che in quello che è uno dei paesi più poveri al mondo, da mungere non c’era proprio nulla!

Quante parole inutili abbiamo ascoltato in queste ore, quanti finti mea culpa e quanta gente vantatasi per opere effimere, che hanno permesso loro di farsi belli senza nuovamente aver cambiato lo stato di una popolazione che, talebani o liberatori, non ha visto una virgola di cambiamento delle condizioni, miserabili erano venti anni fa come oggi.

Cosa sarà domani dell’Afghanistanu? Chissà che non dipenda dalla Cina e dalla Russia, che tutto sono meno che democratiche, ma impongono a chiunque le loro condizioni.

La Cina ha riconosciuto per prima il nuovo Stato talebano, la Russia ha iniziato un dialogo, il tutto a condizione che si fili sui binari da loro imposti, perché altrimenti non ci sarà talebano che conti e meno che mai esisterà e conterà qualcosa che assomigli ad una qualsivoglia forma di democrazia, tanto, delle donne e delle bambine, frega qualcosa a qualcuno?



Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto ANSA

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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