A Bologna, in un noto locale a due passi dalle due torri, incontro l’amico e scrittore Omar Di Maria, nato a Pesaro, ma con il cuore sempre connesso con la città eterna. L’occasione è l’uscita del suo decimo romanzo “La Cilena” (edizione Pendragon, 2024).

Per l’esattezza è l’undicesimo, se si conta anche “Il sarto di Mombaroccio” (edizione Pequod, 2004) che fu il primo dei suoi scritti.

Omar Di Maria, Franco Califano e Gianni Fabbri
I romanzi edizione Pendragon

La prima domanda che ti rivolgo – in un’era tecnologicamente avanzata – si riferisce all’uso della tua instancabile penna Bic, che nell’immaginario collettivo pare scriva da sola. “Complimenti per la tua osservazione Ugo, infatti, non è una leggenda metropolitana, è vero, scrivo tutti i miei romanzi su un block notes con una penna Bic, poi sono dattiloscritti, passati a un mio lettore di fiducia, inviati all’editore e così via”. Nei tuoi precedenti libri abbiamo conosciuto la dolce vita, intrighi politici, spie, malavita e polizia, oggi dove ci porti, ovviamente, non solo con l’immaginazione? “Il romanzo racconta la storia di uno scrittore di settant’anni che vive a Bologna e conosce casualmente una bellissima ragazza di poco più di trenta. L’incontro avviene tramite comuni amici in un locale omosessuale di Fiumicino (Roma). In apparenza è una serata come tante altre, ma non per Orio, il protagonista della storia, che rimane folgorato dalla bellezza di questa donna che dice di essere nella capitale ospite di una sua cugina. La ragazza si fa chiamare Pinchi ed é arrivata da Santiago del Cile. Il suo vero nome è Florinda”.

Continua… “A poco a poco Pinchi scomparirà e rimarrà solo Florinda. Donna strana, enigmatica, con mille problemi. In principio rifiuta Orio, poi comincia ad apprezzarlo. Vivono un breve periodo a Roma poi lei torna in Cile. Orio però non può dimenticarla perché capisce di essersi perdutamente innamorato. Quando dal Cile è invitato a raggiungerla, si mette subito in viaggio e vola oltre oceano in Sudamerica”.

Poi cosa succede? “A Santiago avviene la vera prima sorpresa per Orio. Florinda non è una donna ma un ragazzo con cui Orio instaura comunque un bel rapporto. In parallelo Florinda ha anche altri amanti mentre comincia a dare segni di squilibrio, costringendo Orio a tornarsene a Roma”.

Allora, è tutto finito? “No, anzi, sullo sfondo c’è un delitto passionale avvenuto a Santiago. Manuel, uno degli amanti di Florinda viene ucciso. È Florinda l’assassina? Forse sì o forse no, ovviamente non lo svelerò, per saperlo occorre leggere il libro”.

Ci sono personaggi nel tuo libro che hanno somiglianze con te o persone che conosci? “Sempre. Nel primo capitolo tratteggio la figura di Franco Califano, con il quale ho intrecciato una forte amicizia; così come nel capitolo finale del libro, tra realtà e finzione, incontro il commissario Ugo Vandelli, che dovresti conoscere bene”.

Vuoi aggiungere altro? “È un romanzo triste e malinconico, come chi l’ha scritto, che affronta il tema del sentimento che va oltre l’età, l’aspetto fisico e le convenzioni. Una storia d’amore. Un amore vero”.

Ti lascio con l’ultima domanda. Dopo una brillante carriera al servizio dello Stato e venti anni passati a scrivere libri e canzoni, quale desiderio nascondi nel cassetto? “Non nego che oggi sono appagato, ma anche molto stanco. Spero con tutto il cuore che alla fine uno dei miei romanzi possa diventare un film o una mia canzone una colonna sonora”.

Grazie Omar, arrivederci a presto! “Grazie a te Ugo per quest’amicizia che ci lega da quasi cinquant’anni”. Chi può dire di non avere un desiderio nel cassetto? Questo è sicuramente un ottimo motivo per augurare allo scrittore e paroliere Omar Di Maria che uno dei suoi desideri si possa avverare. In attesa di leggere la sua ultima avvincente storia – dopo Bologna, Pesaro e Roma – il romanzo “La Cilena” sarà presentato dall’autore venerdì 22 marzo alle 17.30 alla libreria Mondadori di Cesena con la presenza di Andrea Nanni e Carlo Costantini.

Il vice Direttore Ugo Vandelli  – Foto Redazione

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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