Il viaggio che stai per fare è un modo per non pensare. Ci sta, fallo pure, ma non ti darà valore aggiunto. Tornata a casa riprenderai il tuo percorso di vita normale, ma con una gran voglia di capire dove stai camminando se risponde alle aspettative e ferite subite.

Il passato fa parte della vita e non si cancella, è dentro al nostro zaino personale, il futuro è fragile per tutti, quello che conta è il momento. Direi che se ci sono banalità vanno riviste altrimenti macinano dolore, e capire che siamo pieni e strapieni di cattiveria attorno a noi, la ribellione passa attraverso dei condoni da fare con noi stessi, stiamo bene quando abbiamo pochi problemi alla volta e dei rancori con nessuno. Gli altri, SONO ALTRO, e non capiranno mai fino in fondo che amare ed essere amati è la cosa più importante!

Questo lavoro richiede un po’ di tempo, voglia di cambiare, di piacersi di più, di essere liberi come vento che passa, lo avvertiamo, ci accarezza e poi se ne va! Ma il vento chi lo manda? E allora scavo in silenzio fino a capire la grandezza della natura creata e del suo Creatore, al quale prima o poi tutti ritorneremo. Ma ci chiamerà per nome? Speriamo. Sarebbe bene prima che potessimo rivedere un discorso verso il nostro sano egoismo che tutti per natura abbiamo, ma che ci porta da altre parti. Amare veramente è dare qualcosa agli altri, ma non pretendere nulla indietro. Buona giornata.

A cura di Paolo Gabellini – Foto ImagoEconomica 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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