Lunedi scorso ho scritto in merito ad un fatto “preoccupante” che riguarda il Tribunale di Brescia, dove un PM , aveva proposto l’assoluzione di un indagato, originario del Bangladesh, per ripetute violenze perpetrato sulla moglie, anche lei nativa di tale Stato, addicendo quale giustificazione che “il suo comportamento” era consono alla loro cultura e alle loro leggi.
Forse il PM ha dimenticato in questa sua “scelta” che in Italia la legge è uguale per tutti (o meglio dovrebbe esserla) a prescindere dalla nazionalità degli indagati e/o dei presunti colpevoli.
Si è forse lasciato influenzare dalle correnti islamiche che serpeggiano nel nostro Paese?
Ieri sera tutti i TG, delle varie reti e correnti, hanno parlato ininterrottamente di tale “anomala” situazione, insinuando perfino che in caso di una massiccia presenza di “Islamici” si potrebbe creare all’interno della Magistratura una “corrente” a tutela dei diritti degli extracomunitari in base alle norme vigenti nei loro Paesi d’origine, semplificando uno Stato nello Stato.
Lo stesso Rappresentate “religioso” deli Islamici presenti in Italia si è detto meravigliato di tale scelta e ha “garantito” che non devono essere fatte eccezioni su chi commette reati.
Fortunatamente, almeno per ora, il GIP che si occupa di tale procedimento è stato ostativo nei confronti del PM.
Attendiamo gli sviluppi.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Repertorio
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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