LUCIANA LAMORGESE MINISTRO

Il ministro dell’Interno durante il Comitato per l’Ordine e la sicurezza – che ha presieduto in Prefettura – ha annunciato l’arrivo di 50 agenti nelle prossime settimane. Macina: “Previsti rinforzi anche per l’attività giudiziaria”.

Lo Stato oggi non può che far sentire la sua presenza in maniera compatta mettendo risorse aggiuntive. Da qui arriva un messaggio chiaro: integreremo gli organici e daremo massima attenzione agli organici del territorio“. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in conferenza stampa a Foggia dove in Prefettura ha presieduto il Comitato per l’ordine e la sicurezza.

Per la titolare del Viminale “c’è bisogno di un intervento strutturato e forte ricorrendo ai rinforzi del reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato. Questi reparti, l’utilizzo di questi due tipi di reparti anticrimine e integrati, servono proprio al controllo integrato del territorio“. “Occorre un intervento strutturale che da solo può consentire efficace risposte alle varie fenomenologie criminali che insidiamo il territorio“, ha aggiunto la ministra ricordando negli ultimi tempi ci sono state “400 misure cautelari, indagini complicate, con confische di patrimoni ingenti per quasi 30 milioni di euro“.

Sono previsti rinforzi anche per l’attività giudiziaria con “l’ampliamento della pianta organica ordinaria che prevederà delle unità in più di personale amministrativo“, ha detto nei giorni scorsi durante una visita nel Foggiano la sottosegretaria alla giustizia Anna Macina che con il procuratore capo Ludovico Vaccaro ha affrontato il nodo del pool, in carico alla Dda di Bari ma che indaga e lavora su Foggia con “la possibilità che sia presente sul territorio“.

“Lo scorso anno ci sono state 13 interdittive antimafia. I dati sulla criminalità nel foggiano vedono una diminuzione dei reati con -0,9%. Quelli rilevanti riguardano l’usura con un +33% in tutta la provincia, ma su Foggia città c’è un solo caso. Per quel che riguarda le estorsioni registriamo una flessione del 30,8%: si tratta di 110 casi rispetto al 2021, rispetto ai 159 del 2020. C’è difficoltà a convincere le persone a denunciare” ha detto ancora il ministro ricordando che “bisogna stare dalla parte dello Stato”. “Il compito delle associazioni è anche quello di dare una mano per far capire che con la denuncia significa essere dalla parte del giusto, stare dalla parte dello Stato”, ha aggiunto.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui