Il campione mondiale dell’antichissimo gioco cinese chiamato “Go”, Lee Se-Dol, è stato battuto dal suo avversario, AlphaGo, un’intelligenza artificiale.

Lee si è detto “molto sorpreso” dalle capacità del robot sviluppato dalla sussidiaria di Google con sede a Londra. Il commento è arrivato dopo quella che è stata definita la “partita del secolo” tra umani e AI, svoltasi a Seul.

“Non credevo che avrei perso”, ha detto ancora Lee, che confida ora di avere la propria rivincita nelle altre quattro partite previste. AlphaGo ha battuto il leggendario giocatore nella prima partita. Lee si è ritirato dopo tre ore e mezzo dall’inizio della sfida, il cui premio in palio era da 1 milione di dollari.

Il fondatore della divisione DeepMind di Google ha detto di avere molto rispetto per Lee Se-Dol e per la sua straordinaria bravura: “Ha portato AlphaGo all’estremo delle sue capacità”, ha detto David Silver, capo del team di sviluppo.

Go è un gioco da tavolo nato in Cina più di 2500 anni fa ed è ancora molto diffuso in Asia orientale. Viene giocato da più di 40 milioni di persone in tutto il mondo e ha regole apparentemente semplici: i giocatori, a turno, devono posizionare le pietre bianche o nere su un tavolo, cercando di catturare pietre dell’avversario o dominare gli spazi vuoti per conquistare il territorio.

La complessità risiede nelle possibili posizioni delle pedine che corrispondono ad un numero superiore a quello di atomi dell’universo. Questa difficoltà rende Go molto difficile da giocare per un computer e quindi una sfida particolarmente succulenta per l’intelligenza artificiale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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