Il cielo di settembre si prepara a salutare definitivamente l’estate, ma la stagione non terminerà oggi. Astronomicamente, infatti, l’equinozio di autunno (la durata del giorno e della notte si equivalgono) quest’anno non cade nel tradizionale giorno del 21 settembre, bensì due giorni dopo, per l’esattezza il 23 settembre alle 3:04.

L’equinozio d’autunno cade in genere tra il 21 e il 24 settembre, quasi sempre il 22 o il 23. La spiegazione è legata alla differenza che c’è tra il nostro calendario e il tempo effettivo che la Terra impiega a fare un giro intorno al Sole. Un anno dura 365 giorni, ma il nostro pianeta impiega 365 giorni, 5 ore, 59 minuti e 16 secondi per fare un giro completo attorno al Sole. Per compensare questa differenza è stato introdotto ogni 4 anni un anno “bisestile”, che dura un giorno in più e rimette a posto i conti.

Nel corso del mese di settembre le giornate si accorceranno di circa 1 ora e 21 minuti, ma le notti continueranno in ogni caso a dare spettacolo grazie ai pianeti. Giove, in particolare, raggiungerà l’opposizione rispetto al Sole il 26 settembre e si troverà quindi nelle condizioni di osservabilità ottimali: sorgerà a Sud-Est nelle prime ore della notte e tramonterà a Sud-Ovest prima dell’alba. Il pianeta, inoltre, raggiungerà anche la massima luminosità per quest’anno e la minima distanza dalla Terra, di poco superiore a 591 milioni di chilometri.

Il cielo di settembre consente ancora di osservare buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell’estate. Ora, però, gli astri che era possibile ammirare ben alti in cielo intorno alla mezzanotte sono invece spostati verso occidente, dove si accingono a tramontare.

A cura di Claudio Piselli – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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