Alle indagini hanno collaborato la Magistratura e della Polizia Colombiana, l’Agenzia statunitense Homeland Security Investigations. Una struttura che poteva contare su  rapporti fedeli tra i produttori di cocaina sudamericani e acquirenti sul territorio nazionale ed europeo, in un contesto della criminalità  noti a clan in Veneto, Lombardia, Lazio e Calabria.

Nel mezzo della filiera di distribuzione, inoltre, sono stati individuati importanti broker e grossisti e vari “addetti al trasporto”, tutti con un’ordinanza di custodia. I Baschi Verdi hanno lavorato “sotto copertura”, si sono infiltrati nell’organizzazione simulando di gestire la parte dei traffici. La raccolta delle prove è stata resa possibile attraverso ben 19 “consegne controllate” consecutive, sviluppatesi fra maggio 2021 ed il maggio 2022, grazie alle quali sono stati individuati importanti mediatori nel sistema del narcotraffico mondiale e un cospicuo numero di vettori che operavano sia in territorio nazionale che estero.

Si arriva cosi al sequestro di  4 tonnellate di cocaina che si stima, veniva pagata a gruppi criminali  96 milioni di euro. Sul mercato italiano la vendita al dettaglio, ne avrebbe duplicato il valore finale, arrivando a un prezzo di almeno 240 milioni di euro.

Sequestrati  auto di lusso TIR ed un SUV del valore di oltre 100mila euro, 1.850.000 euro in contanti : ingenti risorse finanziarie e patrimoniali sottratte  alla disponibilità delle organizzazioni criminali grazie al lavoro degli specialisti della Guardia di finanza, che hanno agito a stretto contatto ed in perfetta unità d’intenti con l’Autorità Giudiziaria.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui