Prima di entrare nel merito specifico dell’atto terroristico di Mosca, forse è bene ricordare quanto avvenne l’11 settembre 2001 a New York e precisamente a Manhattan dal Capo del terrorismo islamico Osama bin Laden.
Breve storia: Chi era veramente e come si sono svolti i fatti?
Osama bin Laden, nato a Riad il 10 marzo 1957 e ucciso (così affermano gli USA) a Abbottabad il 2 maggio 2011 era, un terrorista saudita e fondamentalista islamico sunnita, fondò e ne fu Leader la più importante organizzazione terroristica mondiale “Al Qaida” e viene ricordato principalmente per l’attentato alle Torri Gemelle. Figlio del miliardario Awad bin Laden studiò all’università sino al 1979, anno in cui si entrò nelle forze dei “mujaheddin” in Pakistan contro i sovietici in Afghanistan. Appoggiò economicamente imujaheddin convogliando loro armi, denaro e combattenti dal mondo arabo in Afghanistan, guadagnandosi anche la popolarità fra molti arabi. Nel 1988 fondò Al Qaida. Esiliato dall’Arabia Saudita nel 1992, spostò la sua base in Sudan, finché la pressione statunitense lo costrinse ad allontanarsene nel 1996. Stabilì una nuova base in Afghanistan e dichiarò guerra agli Usa. Fu schedato dall’FBI nell’elenco dei “Terroristi più ricercati” per il suo coinvolgimento negli attentati alle ambasciate statunitensi e fu messa una taglia di 25 milioni di dollari sula sua testa. A seguito della “strage” delle Torri Gemelle, rimase in latitanza durante tre amministrazioni presidenziali statunitensi. La notte del 1º maggio 2011 venne ucciso in un “conflitto a fuoco” all’interno di un complesso residenziale ad Abbottabad in Pakistan, da componenti del “DEVGRU” (noto originariamente come SEAL Team Six) degli Stati Uniti e da agenti della CIA nel corso di un’operazione segreta ordinata dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Poche ore dopo la sua morte, il corpo di Bin Laden fu sepolto nelle profondità dell’Oceano in modo da rendere impossibile il recupero del suo corpo, fatto che “sembra” sia stato confermato da Al Qaida! 

Una domanda viene legittima: perché non è stato arrestato e processato? Che certezze abbiamo sulla sua reale morte? Nessuna! Solo ile dichiarazioni Usa e quelle degli “esecutori” che stranamente son quasi tutti deceduti dopo tale “esecuzione”!

Inoltre subito dopo l’11 settembre gli USA invasero l’Afghanistan dove, in quel periodo si nascondeva Osama Bin Laden, con un dispiegamento di forze imponente, in quanto l’allora Presidente Bush volle rispondere immediatamente all’attacco subito dall’America.
Tuttavia, le operazioni militari americane non diedero l’effetto sperato. Bin Laden aveva fatto perdere far perdere le sue tracce, così, le operazioni militari americane si limitarono a sconfiggere i talebani, mentre nulla veniva fatto contro Al Qaida, mentre gli americani reclamavano giustizia! Anche per questi motivi nel 2003, la guerra si estese all’Iraq di Saddam Hussein. Molto probabilmente, Bin Laden non si trovava in Iraq, solo che la guerra al terrorismo era ormai diventata una questione di principio. L’Iraq fu accusato di sviluppare armi di distruzione di massa e fu definito come un Paese dell’ “asse del male”, ovvero uno Stato sponsor del terrorismo. La guerra si concluse con la morte di Saddam Hussein nel 2006, mentre la presenza americana in Afghanistan si è interrotta solo nell’agosto del 2021., con una ennesima sconfitta americana!
Quale è stato allora il vero motivo per cui gli americani hanno passato ben 20 anni a fare la guerra in Afghanistan anche dopo aver sconfitto i talebani e ucciso Bin Laden nel 2011? Gli osservatori più attenti ritengono che le motivazioni ufficiali, cioè la ricerca di Bin Laden e la lotta al terrorismo, siano in realtà secondarie o addirittura false, ritengono infatti che gli USA abbiano fatto questa guerra per assicurarsi il controllo dell’estrazione di petrolio e di materie prime della zona.
Torniamo a noi!
Una certa “similitudine” la troviamo nei confronti dell’Ucraina, Nazione fortemente ricca di materie prime, dove gli interventi “umanitari” della Triade “NATO-USA-ONU” sono iniziati già nel 2014 se non prima e rafforzati con la firma del contratto per la fornitura del GAS liquido americano, sottoscritto dagli Europarlamentari dell’UE a settembre 2021, esattamente 6 mesi prima dell’invasone dell’Ucraina dalla parte della Federazione Russa. Conosciamo bene tutte le “conseguenze” di tali scelte, fino ad arrivare all’attentato di Mosca e alle affermazioni del Presidente Putin. Non esclude la “matrice islamica” ma è fortemente dubbioso su CHI sono i veri mandanti  e non a caso, dopo gli interrogatori delle “4 Bestie umane” che hanno massacrato 148 civili e feriti altri 180 spettatori nel teatro moscovita, pensi ad un “supporto” appunto da parte di NATO-USA-ONU, Regno Unito, Ucraina con il bene placito degli Stai Membri della UE. Come dargli torto?
Non viviamo forse i un mondo dove dovrebbero essere equivalenti la libertà di pensiero, di parola e di stampa? O questi vale solo per i Paesi occidentali o come accade troppo spesso nella nostra Italia solo per l’opposizione e in particolare per il PD?
Poche sere fa, ovvero il 25 marzo scorso, nella trasmissione su Rete 4, alle 20,30 alla 21,20, ormai gestita incomprensibilmente a puro favore della opposizione, abbiamo ascoltato le parole del Dott. Marco Minniti, che nel commentare la strage di Mosca ha accusato il Presidente Putin di maltrattamenti incivili nei confronti dei 4 terroristi, che ritiene dovrebbero avere un regolare processo democratico e questo forse perché hanno sparato con mitragliatori massacrando volutamente “solo 148 civili indifesi” e ferendone oltre 180 in un teatro moscovita? Una dichiarazione che può venire solo dalla sinistra e inaccettabile. Trattasi di combattenti addestrati e “usati” per specifici e premeditati atti di terrorismo e come tali vanno condannati dalla Corte Marziale dopo i dovuti interrogatori finalizzati a scoprire i mandanti e per questo non ci sono regole.
A tale riguardo propongo quanto scritto e pubblicato da “Avvenire”: “La tortura non è mai legittima, esibirla è la fine della civiltà – A Mosca, non esistono garanzie né eque procedure per chi si oppone o dissente – da Anna Politkovskaja a Alexeij Navalny -, tanto meno vi sono limiti nell’infierire – persino prima del giudizio – su coloro che hanno commesso gravi reati. La pratica della tortura continua a interrogare la nostra capacità di trattenere la vendetta e di riconoscere nell’altro un nostro simile, qualunque sia il suo tragitto esistenziale. Quella fratellanza che è così difficile da cogliere in chi spara sul suo prossimo senza alcuno scrupolo, e che può emergere solo al pensiero di un Padre comune. Se ci rassegniamo inerti alla tortura che punta ad annichilire la tempra fisica e morale delle vittime, ogni civiltà è persa. E, qui, Putin è già sconfitto”. Certo una dichiarazione che apparentemente non fa una piega e come sempre proposta da CHI non ha famigliari e parenti vittime di tali stragi!
E non a caso, anche ieri sera, a “Prima di domani” su Rete 4, abbiano ascoltato i commenti, di parte e del tutto personali su tale vicenda, e se la rideva pure, di un “grande sinistroide” Gad Lerner. Tanto valeva ascoltare le “boutade” di LA7, incredibile!
Ovviamente la triade americana smentisce tutto, anche se ha fatto pesare anche troppo il fatto di aver avvertito Putin dell’imminenza di un grave attentato probabilmente a Mosca e in un teatro! Guarda caso!

Inoltre dopo il primo interrogatorio le 4 “bestie umane” hanno dichiarato: “Ci hanno dato 5 mila euro per sparare su dei civili”

Soltanto dei “beccaccioni” possono bersi una stupidata del genere!

Il Popolo russo è con il suo Presidente e Putin darà loro quelle sicurezze e quella certezze di cui hanno bisogno e sicuramente ha gli “attributi” per farlo.

Ci sarà a giorni una “adeguata risposta” a tanto dolore e tanta sofferenza che lascerà un segno profondo e metterà in maggior evidenza la forza di tale Paese!

Sconfessare che tale strage non possa avere proprio la trade americana, il Regno Unito, l’Ucraina e l’appoggio “morale” della UE significa non voler valutare e accettare un percorso diverso da quello che “ci vogliono far credere“!

Questa azione “di disturbo” come direbbero negli USA, crea invece un problema non indifferente in una Russia che deve difendere i suoi confini, sostenere la guerra in Ucraina, super finanziata e tutelata da tutto l’occidente e ora fronteggiare anche un eventuale pressione da parte dei terroristi islamici!

Tutto molto soggettivo, viva la libertà di stampa e di pensiero!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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