GIORGIO PARISI PREMIO NOBEL PER LA FISICA

Giorgio Parisi,  è nato a Roma il 4 agosto 1948, è un Fisico Italiano, premio Nobel per la Fisica nel 1921 e per i suoi studi sui sistemi complessi

Fisico teorico dagli interessi di ricerca molto variegati, è noto per i suoi studi in teoria quantistica dei campi , soprattutto nell’ambito della cromodinamica quantistica, in meccanica statistica (in particolare, ma non soltanto, per i suoi studi sui vetri di spin) e per l’applicazione di quest’ultima a vari ambiti della teoria dei sistemi complessi. [2][

Giorgio Parisi, intervenuto all’apertura del convegno organizzato dall’Accademia Nazionale dei Lincei sulla figura della filosofa, matematica e astronoma vissuta ad Alessandria fra IV e V secolo ha parlato di un problema apparentemente lontano alla “Fisica” ma di grande attualità “il patriarcato”. Data la sua ben nota “cultura” della storia ne ha ricordato un fatto e lo ha proposto ai convenuti, affermando: L’uccisione di Ipazia è l’esempio di una mentalità patriarcale antichissima, che sopravvive ancora adesso, come si vede purtroppo dai tanti femminicidi che registriamo. Ipazia è una scienziata che viene uccisa anche perché era una donna che non stava al suo posto, aveva una vita pubblica, parlava in pubblico e prendeva posizioni pubbliche“.

Parisi asserisce che tale tragica storia insegna come anche la scienza possa essere facilmente ‘uccisa’ e sottolinea: “Non dobbiamo mai essere sicuri che lo sviluppo della scienza sia inarrestabile. Confidare ciecamente nell’ineluttabilità del bisogno che lo sviluppo tecnologico ha dello sviluppo scientifico può essere un tragico errore. I Romani hanno conservato la tecnologia greca senza molto curarsi della scienza greca, e i fanatici cristiani comandati dal vescovo Cirillo di Alessandria hanno tranquillamente fatto a pezzi Ipazia senza curarsi affatto delle conseguenza a lungo termine, anzi rallegrandosi della scomparsa di un sapere profano ritenuto inutile, se non dannoso”.

Per la cronaca ricordiamo che l’evento dei Lincei, svoltosi a Roma nella sede dell’Accademia, prevede due giornate “di lavori” e affronta la figura di Ipazia da angolazioni non solo matematiche, fisiche e astronomiche, ma anche storiche, culturali e filosofiche. 

Parisi chiude il suo “dire” con questa frase: “Ipazia è un personaggio che mi è molto caro personalmente. Questo convegno è estremamente importante, perché ci racconta la sua vera storia, liberata da tutte le incrostazioni che si sono sedimentate nel tempo e che ci impediscono di vedere bene la sua figura originale.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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