Fare verdetti dopo due giornate di campionato è come coprirsi con un maglione dopo che ci si è presi la polmonite.
Chiaramente tutto si può ribaltare in un attimo perchè questo è il bello del gioco, però alcune squadre sembrano essere meno attrezzate per restare in serie A.
Ad esempio i Crotone che ieri ha fatto spesa dal Sassuolo, e rinforzandosi soprattutto in attacco, ma la rosa non pare possa lottare, almeno per ora per la salvezza.
Il Palermo è una squadra piena di giovani e di scommesse, farcite con Diamanti, ultimo acquisto dell’estate rosanero, che può aiutare la squadra, ma da solo non può fare miracoli.
La sconfitta col Sassuolo e il pareggio con l’Inter non fanno presagire nulla di buono, soprattutto per il gioco mostrato in queste prime due uscite.
Il Chievo ogni anno è la classica squadra che sulla carta non entusiasma e che da l’impressione di andare in serie B da un momento all’altro. Ma le doti di Maran e la solidità, soprattutto casalinga, sembrano togliere da posizioni pericolose la squadra.
Il Cagliari, sulla carta è la neo-promossa messa meglio: la grande campagna acquisti estiva, con nomi di rilievo come Isla, Bruno Alves e Borriello in avanti, insieme con giocatori già presenti sinonimo di garanzia come i vari Storari, Sau e Joao Pedro, conferiscono qualità sufficienti per provare a giocarsela.
Il Pescara è un mistero. Nelle prime due partite la squadra di Oddo ha alternato cose interessanti, specialmente in attacco, a cose abbastanza inquietanti, soprattutto dietro dove però la situazione è migliorabile. Oddo è un grande allenatore e saprà come lavorare.
L’Empoli, l’anno scorso distante dalla lotta salvezza, sembra quest’anno essere indebolita, causa la perdita di un allenatore come Giampaolo che aveva dato una precisa identità alla squadra, che finora con Martuscello non si sta vedendo.
L’Udinese da due stagioni a questa parte sta faticando oltremodo. I bianconeri hanno cambiato tanto quest’estate, in panchina è arrivato Iachini, accompagnato in campo da tanti giocatori promettenti come De Paul e Fofanà, ma che devono confermare tutto il loro valore. Inoltre non c’è più la bandiera della squadra. Totò Di Natale ha abbandonato il calcio giocato, lasciando un vuoto che resterà incolmabile nella squadra friulana.
Nelle prime due uscite sono 3 i punti conquistati, con 4 reti subite tutte nella prima gara anche se contro una grande squadra, a testimonianza del fatto che il reparto da puntellare è la difesa.
Infine si potrebbe chiudere la giostra col Bologna. Follia delle 17.48 minuti? Forse no perchè la squadra è rimasta pressochè la stessa dello scorso anno, con qualche giovane innesto come Verdi che però deve ancora esplodere.
Ieri è sfumato l’arrivo di Cerci che avrebbe aumentato la qualità della squadra, ma che non da garanzie fisiche come testimoniano le visite mediche non superate che hanno messo sul chivalà la società rossoblù sul ingaggio del fantasista.
La battaglia sarà serrata e dopo due giornate è impossibile stabilire chi di queste squadre rischia e chi invece può diventare la nuova sorpresa della stagione.
Altre squadre come il Torino, la Sampdoria e il Genoa, sembrano più attrezzate per lottare per posizioni importanti e non per la salvezza.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui