AC Milans forward Patrick Cutrone (L) celebrates after scoring during the qualifying round second leg soccer match between AC Milan and CS Universitatea Craiova at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 3 August 2017. Ansa/Daniel Dal Zennaro

Come da pronostico, in scioltezza, davanti a San Siro gremito da 65.000 spettatori, il Milan batte il Craiova 2-0 e accede al preliminare di Europa League, quello vincendo il quale, si qualificherà ai gironi.
Come già detto, l’avversario di ieri sera non era un test attendibile, troppo netto il divario tecnico; eppure qualche considerazione la si può fare.

La prima su Donnarumma, più che applaudito dai tifosi al suo ingresso in campo, osannato quando ha compiuto un’ottima parata su un tiro avversario, sul parziale di 1-0; un intervento decisivo che di fatto ha chiuso la partita d’attacco dei rumeni. Troppo facile però applaudire quando compie miracoli; la dimostrazione del ritrovato affetto dovrà vedersi quando e se farà papere!!

Secondo punto da discutere; la condizione fisica dei rossoneri; va bene nemmeno in Africa d’estate fa caldo come ieri sera, tanto che i tifosi ad un certo punto sventolavano le bandiere oltre che per tifare, anche per farsi un pò d’aria.
Ciò non toglie però che ci sia parecchio da lavorare e poco tempo per raggiungere il top della forma fisica, e per fortuna che da nuovo regolamento Uefa l’allenatore può chiedere un time out aggiuntivo all’intervallo.

Inoltre, poi si passerà alle considerazioni positive, le 3 reti segnate tra andata e ritorno contro il Craiova sono tutte venute su calcio da fermo. Ieri sera su corner con Bonaventura e su punizione con l’ottimo Cutrone a sfruttare il livello tattico non impeccabile degli avversari, giovedì scorso sempre su calcio di punizione di Rodriguez e collaborazione del portiere avversario.
Per adesso va bene così perchè l’avversario era modesto, ma che succederà in Serie A con squadre più forti? Occorre finalizzare maggiormente le occasioni create, e i rossoneri ne hanno avute tante ieri.

E’ il caso di allarmarsi? Assolutamente no, anzi c’è da essere fiduciosi.

Tanti infatti anche gli aspetti positivi della squadra.

Difesa inviolata per due partite, anche se contro un avversario modesto; roba che l’anno scorso sembrava miraggio.
Centrocampo sfavillante, con Kessiè, assoluto trascinatore e senza ancora Biglia; insieme all’argentino e a Bonaventura si preannuncia una delle mediane più forti d’Italia.

Attacco positivo finora, soprattutto con i “vecchi giocatori” quelli presenti l’anno scorso.
Niang in particolare che ha voglia di strafare e si vede per riguadagnare la fiducia di Montella.

Cutrone, prodotto del vivaio Milan che probabilmente non giocherà molto durante la stagione, ma che sta facendo vedere cose sensazionali.

I nuovi attaccanti devono ancora inserirsi nell’idea tattica di Montella, senza dimenticare che la squadra non è completa e manca ancora di un tassello là davanti.

Intanto però i tifosi possono godersi un Milan muscolare, aggressivo, con personalità e grinta conferita anche dai nuovi acquisti come Kessiè e Musacchio.

Una squadra che può ancora migliorare, ma le cui basi sono davvero buone, e vorrei vedere visti i soldi spesi, per fare una grandissima stagione.

A cura di Giacomo Biondi.

Foto presa da Ansa.it

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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