VERONA, ITALY - JUNE 02: Players of Hellas Verona celebrate the victory after the Serie B Playoff Final second leg match between Hellas Verona and AS Cittadella at Stadio Marcantonio Bentegodi on June 2, 2019 in Verona, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images for Lega Serie B)

Essere diventati la seconda squadra di Verona, i tifosi dell’Hellas non lo hanno mai digerito e meno che mai accettato, eppure negli ultimi venti e più anni, il Chievo in B c’era stato una sola volta, mentre l’Hellas… Ci ha fatto spesso la spola!

Quest’anno almeno, con il Chievo in cadetteria, non ci sarà il derby, ma vuoi mettere la soddisfazione di essere sopra a rivali che da queste parti manco vengono considerati!?!?!?

A patto però che questo continuo salire e scendere che dura da cinque anni finisca una buona volta, perché il Verona ha una storia gloriosa, uno Scudetto in bacheca ed il suo posto non può che essere la Serie A, senza discussioni!

Tornare nell’Olimpo immediatamente non è stato per nulla facile, ed il cambio di allenatore da Grosso ad Aglietti a sole due giornate dalla fine della stagione regolare, pareva una resa anticipata ai propositi iniziali; invece il quinto posto ha significato quantomeno provare a giocarsela, contro il Perugia, il Pescara, il Cittadella, per una promozione ad un certo punto parsa irraggiungibile.

E adesso? Sostituito Aglietti con Juric, a Verona si sono fatte le cose con maggior raziocinio e senza gli squilli di tromba di due stagioni or sono, quando dopo aver ingaggiato Cassano e Cerci (cui aggiungere Pazzini, già in gialloblu) si parlava addirittura di Europa; come poi sia andata è ricordo fresco: Cassano se ne va dopo appena qualche giorno, Cerci senza Ventura in panchina sembra Sansone rasato a zero, mentre Pazzini da solo, dove può arrivare?

Dicevo mercato senza squilli ma con arrivi di esperienza (Bocchetti, Veloso, Lazovic) o già rodati nel nostro campionato (Badu, Verre), un giovane promettente come Pessina ed un bomber che, guarda caso arriva proprio dai cugini clivensi, Stepinski.

L’inizio di campionato, in salita contro il Bologna, è comunque stato positivo, perché rimontare i rossoblu giocando per quasi settanta minuti con un uomo in meno non era scontato, così come ha avuto grosso risalto la vittoria di Lecce, contro un’altra neopromossa e rivale nella lotta per non retrocedere.

Quattro punti in classifica (magari invertendo i risultati) erano probabilmente nei sogni dei tifosi più ottimisti, ma l’impressione è che non ci volessero tante mani per contarli tutti sulla punta delle dita!

Riuscirà adesso il Verona, se non a mantenere questo passo, a trovare alla fine la salvezza? Domanda difficile, che bisognerebbe girare a… Giulietta, dopo un giro sotto il suo balcone, e sempre ammesso che ci voglia rispondere.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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