Ma insomma, Vialli e soci quando comperano questa Doria che sembra solo più una squadra di ciclisti con le ruote sgonfie?

Partito il grande professor Giampaolo (ma dopo due decimi ed un nono posto, professore di che? Applicazioni tecniche? Con tutto il rispetto per i prof “veri” naturalmente), è arrivato l’ex romanista Di Francesco (un altro che si crede unto dal Padreterno), con le solite promesse di bel gioco, l’Europa come obiettivo e chi più ne ha ne metta, ma poi si scende sulla terra e se il prode (lui sì) Quagliarella non segna nuovamente una caterva di gol, le cose saranno davvero così come chiacchierate in estate?

La Sampdoria è un’altra di quelle squadre di cui si parla con tanti dubbi e le prima due giornate di campionato, questi dubbi non hanno fatto che amplificarli, visto lo 0-3 casalingo con la Lazio e l’1-4 incassato dal Sassuolo; se poi si considera che ad attendere i blucerchiati ci sono il Napoli (fuori casa) ed il Torino, ci sarebbe da stupirsi se quella di DiFra fosse una delle prime panche ad andare a fuoco?

Oltre tutto, non è che il mercato abbia portato grandi campioni invece di qualche scommessa, un paio di giovani interessanti e niente altro; vero che insieme alle remuneratissime partenze di Praet ed Andersen (45 milioni in due) è andata via poca roba, ma se davvero si vuole puntare al traguardo europeo bisognerà sperare che in tante giochino al “meno”, perché altrimenti sarà davvero dura anche solo pensare alla parte sinistra della classifica.

Ferrero vende o resta? Chissà? E chissà se basterà vestirsi da Befana per riuscire a far ridere più di quanto la Doria rischia di fare piangere, sportivamente parlando.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Enrico Lecci

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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