Conte ribadisce che non ci sarà nessuna manovra Bis “Stiamo seguendo una linea di condotta molto chiara e non ci lasciamo distrarre da voci dissonanti che si levano dal dibattito politico ed economico.Il governo è disponibile ad aprire un confronto con il Parlamento. Non riteniamo necessaria alcuna manovra correttiva. La legge di bilancio – ha spiegato – prevede un monitoraggio dei conti pubblici e misure di accantonamento fino a due miliardi di euro che potranno essere o non essere utilizzate a seconda dell’andamento della situazione”. “Abbiamo ben presente – ha affermato – il quadro macroeconomico che interessa non solo l’Italia, non solo l’Europa in una congiuntura che vede l’intero continente europeo in rallentamento temporaneo. Nonostante lo shock esterno che ha colpito il Paese nella seconda parte dell’anno i nostri fondamentali economici rimangono solidi. Anche per questo abbiamo impostato una linea chiara, basata su investimenti e crescita, senza dimenticare fasce sociali in difficoltà. E’ una linea che rivendico, non intendiamo farci dettare agenda da ipotesi. Stiamo seguendo un percorso ben chiaro e non ci lasciamo distrarre da voci dissonanti che si levano nel dibattito politico. Stiamo lavorando a una complessiva revisione del sistema di tax expenditures, volta anche a rimodulare le detrazioni fiscali in un’ottica di produttività ed efficienza. L’attenzione al mondo delle imprese, soprattutto a quelle medie-piccole c’è”. “Introdotte forme detassazione per investimenti e occupazione” “Nella fiscalità il governo ha introdotto numerose forme di detassazione per investimenti e occupazione” ha detto ancora Conte. Tra queste, ha elencato Conte, “l’aliquota piatta al 15% per le partite Iva e le piccole imprese con ricavi inferiori a 65 mila euro nel 2019, la riduzione dell’Ires dal 24 al 15% per le imprese che investono in beni strumentali e aumentano il numero di assunzioni stabili, la riduzione media del 32% dei premi e contributi Inail che si configura come un vero e proprio taglio al cuneo fiscale, il raddoppio dal 20 al 40% della deducibilità dal reddito d’impresa dell’Imu pagata dalle imprese sui loro beni strumentali e varie altre”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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