Apple
Sembra ormai assodato che la crescita tumultuosa della Cina sia arrivata al suo epilogo, il mercato interno non ce la fa a riprendere quota. Il telefonino di ultima generazione è un vero e proprio status symbol per i Cinesi e il possesso di uno di questi strumenti tecnologici offre a chi se lo può permettere un certificato di appartenenza alla classe medio alta del paese. Però per la prima volta le vendite di smartphones in Cina sono del tutto crollate per il secondo trimestre consecutivo, lo dice l’ultimo rapporto Gartner, -4%.
“La Cina ha raggiunto la sua saturazione e il mercato telefonico interno è sostenuto soltanto dalla sostituzione, mentre sono pochissimi coloro che comprano un telefono per la prima volta” dichiara Anshul Gupta, direttore delle ricerche di Gartner. Dunque non è solo la vendita di smartphones, ma anche l’ascensore sociale di Pechino a essersi “fermato al piano terra”. Quanto le sorti della classe media cinese siano importanti per la crescita della domanda mondiale lo capiamo subito se consideriamo che la Cina rappresenta il 15% del Pil mondiale ma il 30% delle vendite globali di smartphones. L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook cerca di rassicurare i mercati e fa sapere alla Cnbc che le vendite di smartphone della sua azienda “sono state forti in Cina a luglio e agosto”. Il titolo di Apple, che era crollato di oltre il 6%, sulla scia dei timori per il calo della domanda cinese, ha recuperato dopo le parole di Cook.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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