La notte di Capodanno, 39 persone vennero uccise all’interno di un night club di Istanbul, il Reina, mentre aspettavano spensieratamente l’arrivo del 2017. Il killer responsabile di quella strage agì con estrema freddezza, scaricando sette caricatori di kalasnhikov sulla folla. Poi si cambiò con grande calma nella cucina del locale e si allontanò indisturbato; per far perdere le proprie tracce cambiò almeno sei taxi.

La strage venne rivendicata dall’Isis e in poche ore l’uomo venne dichiarato il ricercato numero uno in tutta Europa. Ora, la sua fuga si è conclusa.

A diffondere la notizia è stato il quotidiano Hurriyet, dalla Cnn turca e da altri media locali; questa mattina, dopo un lungo interrogatorio, l’uomo ha confessato. La notizie è stata confermata anche dal Premier turco nel corso di una conferenza stampa.

L’uzbeko Abdulkadir Masharipov è stato arrestato con il figlio di 4 anni e altre 5 persone ritenute componenti di una cellula jihadista affiliata all’Isis, nel quartiere di Esenyurt, nella parte europea della metropoli sul Bosforo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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