Sul social X Al Arabiya English, leggiamo una provocante dichiarazione fatta da un gruppo di ribelli yemeniti, gli Houthi, che, tramite un membro del “Politburo” del gruppo, Mohammed al-Bukhaiti, condannando Israele e la guerra in corso contro Hamas, che recita: “Affronteremo qualsiasi coalizione a guida Usa nel Mar Rosso“.

Nei primi giorni di dicembre una nave da guerra americana e alcune imbarcazioni commerciali sono state “attaccate” dai ribelli Houthi dello Yemen, alleati dell’Iran.

Gli USA, a seguito di tale “atto” hanno annunciato una coalizione di 10 nazioni, tra le quali Gran Bretagna, Francia, Italia e Bahrein che aderiranno alla stessa finalizzata alla sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, come dichiarato dal Segretario ‘alla Difesa americano, Lloyd Austin. (L’Italia ha già inviato una sua nave militare!)

La Tensione è tale che gli USA hanno “spostato” la portaerei Eisenhower nel Golfo di Aden, difronte alle coste dello Yemen per bloccare le azioni offensive dei ribelli Houthi, finanziati e armati dall’Iran, che ha effettuato nuovi attacchi contro navi commerciali in transito. (dati riportati dal quotidiano USA “Politico”)

Inoltre il portavoce degli Houthi, Yahya Sarèe, ha confermato un’altra “operazione militare” contro due imbarcazioni in quanto, a detta loro,  legate a Israele, sostenendo che gli Houthi continueranno con operazioni del genere contro le imbarcazioni dirette verso porti israeliani.

Gli Houthi, sempre sul social X, hanno affermato di aver attaccato la petroliera ‘Swan Atlantic’ e la portacontainer ‘Msc Clarà»., con droni marini e che continueranno a impedire la navigazione delle navi dirette verso Israele fin quando non sarà consentito l’arrivo a Gaza di medicinali e cibo a sufficienza per i nostri fratelli nella Striscia di Gaza che ne hanno disperato bisogno, mentre rispetteranno la circolazione delle “imbarcazioni” diretti in altri Stati.

Il cacciatorpediniere USS Carney, presente nel Mar Rosso, ha già neutralizzato 14 droni d’attacco unidirezionali lanciati dal territorio controllato dagli Houthi nello Yemen sabato mattina. Anche un cacciatorpediniere britannico, l’HMS Diamond,  ha abbattuto un drone Houthi. Venerdì, un altro drone lanciato dai ribelli ha danneggiato la motonave battente bandiera liberiana Al Jasrah provocando un incendio e hanno lanciato due missili balistici verso lo stretto di Bab el-Mandeb, di cui uno ha colpito la motonave Palatium 3 di bandiera liberiana. Le navi da guerra USA hanno risposto agli attacchi.

Tali azioni hanno condizionato e stanno condizionando il mercato commerciale. Non a caso la Maersk, la più grande Compagnia di navigazione mondiale, da venerdì ha bloccato tutte le spedizioni attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb, passaggio vitale per le spedizioni di merci ed energia che viaggiano tra il Mar Rosso e il Golfo di Aden, notizia arrivata mentre il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il presidente dei capi congiunti Gen. C.Q. Brown partivano per il Medio Oriente.

Nel frattempo il Pentagono ha rafforzato la sua presenza nella regione, spostando 3 caccia torpedinieri nel Mediterraneo a rinforzo delle navi che operano nel Mediterraneo dopo l’attacco Hamas del 7 ottobre contro Israele.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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