E’ successo in Roma Capitale!

Una bimba di 6 anni, è stata mandata dalla sua maestra a portare dei fogli da fotocopiare al “bidello ” della scuola.

In base alla denuncia raccolta dai carabinieri di Cinquefrondi, la violenza sarebbe avvenuta nell’ambito della scuola: La bimba scuola: aveva portato i documenti per le copie al “bidello”, un sessantenne originario della provincia di Reggio Calabria, che, approfittando del fatto che erano soli avrebbe costretto la bambina a subire atti sessuali.

L’accusa è di “Violenza sessuale aggravata” che ha portato agli arresti domiciliari il collaboratore scolastico.

Il provvedimento emesso dal Tribunale di Palmi su richiesta della Procura ed eseguito dai Carabinieri.

Per la cronaca ricordiamo che l’alunna, tornata in classe, dopo aver subito la violenza, ancora sotto choc, non si era confidata nè con gli insegnanti nè con i compagni. Ha raccontato ogni cosa a casa, alla mamma. La stessa ha sporto “denuncia” e si è attivato il “codice rosso” che applicato con tempestività ha permesso ai Carabinieri, coordinati dalla Procura, di procedere agli accertamenti di rito. Raccolta poi la testimonianza della “minore” alla presenza di una psicologa, nominata dal PM, hanno concluso l’indagine che ha portato il “presunto colpevole” ai domiciliari.

Ci troviamo ancora una volta nell’imbarazzo di esprimere un “parere” sulla “GIUSTIZIA” che regna sovrana nel nostro Paese, una giustizia buonista e permissiva con CHI delinque a danno della parte offesa, non era forse più “corretto” mandare in “carcere” tale “bestia umana” per evitare il ripetersi di altri reati verso i “minori”?

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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