E’ partita la sperimentazione del vaccino italiano anti Covid-19 ideato dalla Takis di Castel Romano (Roma) e sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza. Il primo volontario sano degli 80 previsti per la fase 1 è stato vaccinato oggi nell’ospedale San Gerardo di Monza, uno dei tre centri italiani che, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, è coinvolto nella sperimentazione clinica con l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l’Ospedale San Gerardo di Monza.

Così cita la Rai ascoltando Aurisicchio
Per le sue caratteristiche, la produzione dell’antigene si prolunga nel tempo e il vaccino potrebbe funzionare bene già nel primo ciclo. Inoltre, se necessario, la somministrazione – continua Aurisicchio – può essere ripetuta più volte per una risposta immunitaria più solida, anche grazie all’utilizzo della tecnica di elettroporazione sviluppata da un’altra azienda italiana, IGEA, che facilita l’ingresso del DNA nelle cellule muscolari e agisce anche come coadiuvante, stimolando cosi’ i processi immunologici”.

Un vaccino dunque sviluppato interamente in Italia e che si avvale anche di un consorzio di centri clinici nazionali per la fase I e la fase II della sperimentazione clinica. Allo studio partecipano, infatti, l’Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, l’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l’Ospedale San Gerardo di Monza in collaborazione con l’Universita’ degli Studi di Milano-Bicocca. I tre centri clinici sono coinvolti in tutte le attività di studio, ma ciascuno ha una maggiore responsabilità per uno dei tre aspetti principali della sperimentazione.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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