MASSIMILIANO FEDRIGA PRESIDENTE REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Coi contagi da Covid in risalita ovunque e la necessità di anticipare la terza dose vaccinale, attenzione massima è rivolta ai territori del Nord-Est: in particolare Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Bolzano. Ma occhio anche a Veneto e Valle d’Aosta (circa 200 casi settimanali ogni 100mila abitanti) e poi a Lazio e Lombardia, con i ricoveri di pazienti Covid nei reparti ordinari saliti rispettivamente al 10% e all’11% dei posti letto totali disponibili (la soglia limite per passare in giallo). Il Friuli Venezia Giulia è già di fatto in giallo, la provincia autonoma di Bolzano ha già deciso però un giro di vite autonomo per evitare il lockdown.

Friuli in giallo
Già in vigore l’obbligo di mascherina anche all’aperto, discoteche chiuse e capienza dimezzata per cinema e teatri. Il passaggio in zona gialla sarà certificato venerdì prossimo dalla cabina di regia. Nella regione ci sono le due province con incidenza più alta in Italia: Trieste (687) e Gorizia (492), e sono già state superate entrambe le soglie riguardo i ricoveri sopra le quali scatta il giallo.

Bolzano si muove
In Alto Adige chiudono le discoteche e tornano le mascherine all’aperto, sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2 come all’interno dei negozi. Nei Comuni in zona rossa i bar e ristoranti devono chiudere alle 18 e scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino. Chiudono anche teatri e cinema e sono sospese le prove. Lo prevede l’ordinanza di Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano. Sarebbero una ventina le località destinate a finire da domani in zona rossa (i parametri scelti: incidenza superiore a 800, vaccinati sotto il 70% e almeno cinque casi “attivi”), molte delle quali turistiche come la Val Gardena.

I comuni interessati dalla zona rossa sono 20: Rodengo, San Pancrazio, Caines,Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus,Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal,Ortisei, Moso in Passiria, Funes, SantaCristina Valgardena, Rasun Anterselva,Rio di Pusteria.

Lombardia e Lazio in peggioramento
Tra le grandi regioni più grandi è in rapido peggioramento la situazione in Lombardia (107 casi settimanali ogni 100mila abitanti), soprattutto sul fronte dei ricoveri nei reparti ordinari, passati in una settimana da 460 a 686. Non sta meglio il Lazio (127 casi settimanali ogni 100mila abitanti) con i ricoveri in area medica saliti in una settimana da 579 a 656.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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