VLADIMIR PUTIN

È in corso un colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz con il presidente russo Vladimir Putin. I tre leader hanno avuto un’altra consultazione trilaterale due giorni fa sulla questione ucraina.

Mosca: gravi conseguenze se Finlandia e Svezia nella Nato
La possibile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato avrebbe gravi conseguenze militari e politiche e richiederebbe alla Russia di adottare misure di ritorsione. Lo ha affermato il direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Sergei Belyayev. «E’ ovvio che la loro adesione all’Alleanza, che è in primo luogo un’organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione», ha affermato Belyayev ad Interfax. È troppo presto per parlare della natura specifica di tali misure, ha aggiunto.

Ucraina: distrutta una base aerea vicina a Vasylkiv
Una base aerea nei pressi di Vasylkiv, nella provincia di Kiev, è stata colpita e distrutta dagli attacchi missilistici russi.
Lo afferma la sindaca Natalia Balasynovych, citata dal Kyiv Independent. Secondo la denuncia del sindaco, il raid avrebbe colpito anche un deposito di munizioni.

Mosca, con le sanzioni la Stazione spaziale è a rischio caduta
Le sanzioni occidentali introdotte contro la Russia potrebbero causare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Lo ha affermato Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, che ha chiesto la revoca delle misure. Rogozin ha affermato che le operazioni delle navicelle russe che riforniscono la Iss sarà interrotta dalle sanzioni, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione, che serve, tra l’altro, a correggere l’orbita della struttura.
Di conseguenza, ciò potrebbe causare “l’ammaraggio o l’atterraggio” dell’Iss, che pesa 500 tonnellate.

Bombardata moschea che ospitava 80 civili a Mariupol
Una moschea a Mariupol che ospitava 80 civili è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.

Vicepremier Ucraina: oggi aperti diversi corridoi umanitari
In Ucraina oggi verranno aperti diversi corridoi umanitari per consentire ai civili di uscire dalle città assediate dalle truppe russe. L’ha comunicato la vicepremier ucraina Iryna Veshchuk in un videomessaggio. Le evacuazioni riguarderanno diversi villaggio nelle regioni di Kiev e Sumy, dove sono in corso incombattimenti. Particolarmente attesa è l’apertura di corridoi umanitari odierna per uscire dalla città portuale assediata di Mariupol, assediata e senza elettricità e rete di telefonia mobile, con le scorte di acqua e cibo che scarseggiano.

Negoziatore Kiev: pronti a discutere modelli di garanzia ‘non-Nato’
“Siamo pronti a discutere di alcuni modelli non Nato”. Così il capo negoziatore ucraino David Arakhamia, intervistato da Fox News alla vigilia dei nuovi colloqui con Mosca, che aggiunge: “Ad esempio, potrebbero esserci garanzie dirette da diversi paesi come Stati Uniti, Cina, Regno Unito, forse Germania e Francia. Siamo aperti a discutere di queste cose in una cerchia più ampia, non solo nelle discussioni bilaterali con la Russia, ma anche con altri partner”.

Gas. la Russia punta sulla Cina come alternativa all’Europa
Mentre la crisi in Ucraina rende instabile il rapporto commerciale tra Russia ed Europa per quanto riguarda la fornitura del gas, Mosca punta sempre di più sulla rotta di export orientale, cioè verso la Cina, mentre Pechino cerca di essere meno dipendente dai paesi che fanno parte dell’alleanza Quad. Lo segnala oggi il Nikkei Asia. In particolare, secondo una fonte, i preparativi per la costruzione del nuovo gasdotto dall’isola russa di Sakhalin sono in pieno fervore nonostante la stagione rigida.

“La costruzione avrà il suo picco non appena inizierà la primavera”, ha detto al Nikkei una fonte informata sul progetto. Lo scorso mese, a margine del vertice tra il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo russo Vladimir Putin, il gigante cinese CNPC e Gazprom hanno raggiunto un accordo per l’incremento delle importazioni di gas russo. Questo mentre Mosca procedeva all’accumulo di forze al confine russo in vista dell’invasione.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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