VLADIMIR PUTIN

Dopo un anno in Sudan, questa mattina è tornato in Italia Marco Zennaro. L’annuncio è arrivato dal padre dell’imprenditore e poi la conferma dal Ministero degli Esteri. La Farnesina ha fatto sapere che, a seguito della rimozione del divieto di espatrio deciso nei giorni scorsi dalle Autorità sudanesi, e dopo il superamento dell’imprevisto rinvio dei voli per il rientro, Zennaro è arrivato in Italia da Khartoum che ha effettuato scalo a Istanbul.

L’imprenditore veneziano, ospitato a partire dal 15 agosto scorso nella foresteria dell’Ambasciata a Khartoum, è accompagnato dal Direttore Generale per gli Italiani all’estero della Farnesina Luigi Maria Vignali che in questi giorni è stato in Sudan per seguire personalmente gli sviluppi finali della delicata controversia processuale.

Il papà di Marco Zennaro, Cristiano, è soddisfatto: “Dopo 361 giorni finalmente l’incubo è finito. Ringrazio mio figlio per essere sopravvissuto a quei 75 terribili e infernali giorni di detenzione. Ringrazio la famiglia per aver trovato in tempi brevi le risorse finanziarie per far cessare la detenzione”. E poi ha voluto ringraziare i dipendenti dell’azienda “per aver portato avanti l’attività con grande senso di responsabilità pur in assenza del loro titolare”.

Però poi è stato molto duro nei confronti del Ministero degli Esteri: “Devo purtroppo denunciare il totale fallimento dell’istituzione italiana che incomprensibilmente non ha voluto risolvere un palese sequestro di persona a scopo di estorsione. Mi auguro che la Farnesina abbia il pudore di non rilasciare retorici comunicati perché se Marco è uscito da quell’inferno lo deve solo ed esclusivamente a se stesso. E al denaro raccolto da Unioncamere Veneto per pagare la cifra richiesta dal tribunale sudanese.

A cura di Elisabetta Turci – Rainews

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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