Yamato Tanooka è vivo. Il bimbo giapponese di 7 anni che era stato abbandonato dai propri genitori nel bosco per punizione, è stato ritrovato dalle squadre di soccorso che lo stavano cercando da sabato 28 maggio.

La madre e il padre di Yamato avevano inizialmente raccontato che il piccolo si era perso mentre raccoglievano verdure selvatiche. In seguito, l’ammissione di quanto avevano fatto: il bimbo era stato abbandonato per punizione, perché aveva lanciato pietre ad auto e persone. Quando erano tornati a prenderlo, non lo avevano più trovato.

A riferire la notizia del ritrovamento sono stati BBC e Guardian sui loro siti. Il bambino era in condizioni piuttosto buone, contando che era stato lasciato nel bosco senza cibo né acqua, e si era rifugiato in un piccolo edificio in un’area di esercitazioni per l’esercito, a 7 km da dove era scomparso, nel territorio del Comune di Shikabe, nell’isola di Hokkaido.

In quella zona ci sono molti orsi e le forti piogge di questi giorni avevano fatto temere il peggio; fortunatamente, Yamato presentava solo qualche graffio, oltre ad essere affamato e assetato. Il bambino è stato prontamente rifocillato con acqua, pane e polpette di riso e portato in ospedale.

Il padre del bimbo ha chiesto pubblicamente scusa: “Il mio atto eccessivo ha costretto mio figlio ad avere un tempo doloroso. Mi scuso profondamente con le persone della sua scuola, con le persone delle operazioni di ricerca, e con tutti quanti per aver creato problemi”. Il padre ha ringraziato le squadre di ricerca e ha detto di aver allevato suo figlio “pieno d’amore fino ad oggi, e continuerò a fare così”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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