In un primo momento, nei video fatti da alcuni testimoni oculari, si vedono volti sorridenti e famiglie con bambini lasciare con entusiasmo la Manchester Arena dopo il concerto della cantante Ariana Grande. Poi il rumore assordante di un’esplosione, e quei sorrisi si trasformano in gridi di disperazione, di terrore. Tutti fuggono, il panico si diffonde e la polizia accorre insieme ai mezzi di soccorso.

Tutto questo accadeva ieri sera, al termine del concerto di Ariana Grande, dove un “ordigno improvvisato”, riempito di chiodi, ha causato almeno 22 morti e 59 feriti.

Le notizie si rincorrono senza sosta e dai primi aggiornamenti si apprende che un attentatore suicida si sarebbe fatto esplodere alla fine del concerto nell’area del foyer della Manchester Arena, intorno alle 22:30. In quel momento moltissimi giovani stavano lasciando l’auditorium da 21.000 posti. La polizia ha confermato che tra le vittime ci sarebbero anche dei bambini. L’attentatore è morto nell’esplosione, ha detto il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins.

Immediata la sospensione della campagna elettorale da parte della premier May che ha parlato di un atto terroristico. “Stiamo lavorando per accertare i dettagli completi di quello che la polizia sta trattando come un orrendo attentato terroristico”.

“I nostri pensieri – ha aggiunto in una nota – sono con le vittime e le famiglie di coloro che sono stati coinvolti”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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