Il ricavato proveniente dalla vendita di stupefacenti è di circa cento miliardi di euro l’anno. Ergo, come si può versare questa enorme quantità di denaro in banca senza attirare l’attenzione? Questo, in parole povere, è il vero problema dei produttori e/o spacciatori di droga. Ecco allora che scatta il riciclaggio del denaro sporco che è quell’insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza, in realtà, è illecita, rendendo così più difficile l’identificazione e il successivo eventuale recupero.

Il reato è disciplinato dall’art 648 bis del codice penale. Non tutti i criminali prediligono l’uso delle armi e, più in generale, della violenza. Esistono però reati gravissimi che possono essere commessi semplicemente con un’operazione bancaria; ad esempio anche con la firma su un assegno. Tra questi c’è sicuramente quello del riciclaggio, il quale consiste nell’ostacolare l’identificazione della provenienza del denaro o di altri beni mobili rispetto al reato di cui sono il frutto. Per comprendere quest’aspetto occorre innanzitutto chiarire, in maniera più dettagliata, cos’è e in cosa consiste. Il riciclaggio serve appunto a impedire che l’autorità giudiziaria possa rintracciare questi proventi, individuati i quali si potrebbero facilmente fare risalire alla loro origine delittuosa, con tanto di conseguenza penale.

Il reato di riciclaggio è considerato uno strumento nella lotta alla criminalità organizzata, la cui attività è caratterizzata da due momenti principali: quello dell’acquisizione di ricchezze mediante atti delittuosi e quello successivo della pulitura, consistente nel far apparire leciti i profitti di provenienza illecita. Tale reato è economico-finanziario e talvolta politico. Nel lontano 1982, con anticipata lungimiranza, il giudice Giovanni Falcone mise in atto una rivoluzione tecnica investigativa che si basava su un principio semplice: “Segui i soldi, troverai sicuramente anche gli autori del reato”. La Cassazione ha affermato, inoltre, che integra il delitto di riciclaggio il compimento di operazioni volte non solo a impedire in modo definitivo l’accertamento della provenienza illecita del denaro, dei beni o di altra utilità, ma anche solo a renderlo più difficoltoso. Per realizzare la condotta di riciclaggio, infatti, non è necessario che sia efficacemente impedita la tracciabilità del percorso dei beni provento di reato, ma è sufficiente che essa sia anche solo ostacolato.

il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto ImagoEconomica 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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