La Corte d’appello di Caltanissetta ha condannato l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, a 8 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. In primo grado la pena era stata di 14 anni.

Il processo nei confronti di Montante, considerato per anni paladino dell’Antimafia, è scaturito dall’inchiesta “Double face“, condotta nel 2018 dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e coordinata dalla Dda nissena. Secondo gli inquirenti Montante avrebbe messo in piedi un vero e proprio ‘sistema’ di potere, ideato e attuato “grazie a una ramificata rete di relazioni e complicità intessuta con vari personaggi inseriti ai vertici dei vari settori delle istituzioni“.
Sarebbe stato al centro di una attività di dossieraggio realizzata attraverso l’accesso alla banca dati delle forze dell’ordine e finalizzata a ricattare “nemici”, condizionare attività politiche e amministrative e acquisire informazioni su indagini a suo carico.

Alleggerite anche le condanne per altri due imputati del processo sul cosiddetto Sistema Montante: il sostituto commissario Marco De Angelis è stato condannato a 3 anni 6 mesi (in primo grado aveva avuto 4 anni) e Diego Di Simone capo della security di Confindustria è stato condannato a 5 anni (in primo grado 6 anni e 4 mesi).

Assolto per due capi di imputazione e prescritto per un altro il generale Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza. Assolto il questore Andrea Grassi. In primo grado Ardizzone era stato condannato a 3 anni, Grassi a 1 anno e 4 mesi.

“Rispetto al primo grado c’è stato un ridimensionamento, anche se ovviamente non siamo assolutamente soddisfatti e quindi proporremo ricorso per Cassazione” così l’avvocato Carlo Taormina, difensore di Antonello Montante.

A cura di Elisabetta Turci – Foto TP24

Redazione IL POPOLANO

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