Gioca la Nazionale e la cadetteria ha la vetrina della domenica a regalare gol ed emozioni in una quattordicesima giornata che rimescola le carte e regala più di una sorpresa; a partire dalla goleada del Novara a Verona, con il primo quarto d’ora nettamente in mano ai gialloblu che vanno più volte vicino al gol ma subiscono il vantaggio novarese su azione viziata da un evidente fuorigioco; ci sarebbe tutto il tempo per rimediare però evidentemente non è giornata e nella ripresa il Novara dilaga stoppando la corsa promozione della formazione di Pecchia.

Al secondo posto il Frosinone approfitta della sconfitta del Cittadella nello scontro diretto di Benevento e si piazza a tre lunghezze dal Verona; i gialloblu dopo qualche pausa iniziale stanno onorando il ruolo che la mette tra le maggiori pretendenti al ritorno in A, giocano bene e con la continuità arrivano anche i risultati sperati.
Dietro le prime due della classe continuano a stupire tre matricole: Cittadella, Benevento e Spal, anche se ormai allo stupore iniziale si è sostituita la continuità del gioco e la concretezza di matricole che hanno tutto per essere protagoniste sino alla fine.

Nella top ten troviamo anche Entella (che però ha una partita in meno) e Perugia, fermati sul pari dalla Pro Vercelli e dal redivivo Trapani, seguite da un Carpi che impatta in casa con l’Avellino, e da Spezia e Brescia, rispettivamente reduci dal pari di Bari e dalla sconfitta con la Spal.

Proprio il Bari viene raggiunto dallo straripante Novara a quota 17, lontano dalla vetta ma ancora in corsa visto che siamo solo ad un terzo del cammino; certo per Colantuono, alla prima sulla panchina pugliese, non sarà facile risalire la china, specie se i suoi continueranno a farsi male da soli, come con l’autorete degna di una trasmissione della Gialappa’s che ha regalato il pari allo Spezia; i “galletti” partono sempre da favoriti, ma la troppa pressione li fa finire spennati al di là dei propri demeriti.
Discendendo la classifica incontriamo Salernitana e Latina, reduci da due vittorie molto importanti, con i granata che rimontano e ne fanno quattro ad una Ternana che era andata sul doppio vantaggio ma commette errori madornali per pensare di giocarsela; il Latina invece va a vincere lo scontro diretto di Vicenza e sistema un po’ meglio una classifica sin qui deficitaria.
Appena un punto sotto (a quota 15) un altro duo, con il Pisa che conferma l’asfitticità del proprio attacco (appena 6 reti) e perde a Cesena, mentre la Pro Vercelli esce indenne dal difficile campo dell’Entella, dimostrando di essere in progresso anche fuori dal Piola.
Chi fuori casa proprio non ne vuole sapere di fare punti è l’Ascoli, che trova sulla propria strada un Frosinone lanciato da quattro vittorie consecutive e regola i bianconeri con un 3-1 che non lascia spazio ad alibi di sorta.

Nella zona calda vince finalmente il Cesena, senza far vedere chissà che, ma ritrovando dopo oltre un anno i gol dello spagnolo Rodriguez, uno di cui si parla spesso bene, ma sarebbe un vero fenomeno se si facesse la classifica delle reti “mangiate”.

Anche Avellino e Trapani chiudono la giornata con due pareggi pesanti che serviranno per il morale di due formazioni partite con il piede sbagliato ma dimostrano di essere tutt’altro che rassegnate; cosa che invece non traspare dalle sconfitte di Vicenza (in casa) e Ternana, i biancorossi sembravano aver beneficiato del cambio in panchina, ma evidentemente i problemi sono strutturali e sarà difficile venirne a capo anche per il buon Bisoli.

Discorso identico per la Ternana, che va sul doppio vantaggio a Salerno ma poi si fa raggiungere ed affossare da Rosina e compagni; Carbone ce la mette tutta, ma servirebbe la bacchetta magica per risollevare una formazione che probabilmente ha già smesso di crederci o, perlomeno, è sulla strada per una retrocessione fin troppo annunciata.

A cura di Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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