Milan-Roma 2-1 nel segno di Gonzalo Higuain, ma non come ci si sarebbe potuti aspettare. Il popolo di San Siro attendeva (e ancora attende) il miglior Pipita, quello che con piogge di gol aveva regalato scudetti alla Juventus e un anno di esaltazione a Napoli, grazie alle sue 36 reti in 35 partite realizzate nel 2015-2016 (un record difficilmente replicabile in un campionato tatticamente complesso come la serie A). Ebbene, l’argentino ha deciso la delicata sfida di San Siro, sfoderando però una qualità che certamente possiede, ma che non è la più evidente del suo repertorio: quella del rifinitore.

Higuain ha infatti avuto l’intelligenza, la lucidità e la freschezza (sia atletica che mentale) di trovare l’assist che ha permesso a Patrick Cutrone di trovare la rete della vittoria al minuto 95. Un’azione che merita di essere vista e spiegata nelle scuole calcio: il centravanti ha ricevuto palla sulla trequarti, in posizione leggermente defilata sulla destra, si è accentrato, ha fintato il tiro mandando fuori giri quattro difensori avversari e poi ha trovato il pallone rasoterra in profondità per il giovane compagno di reparto, bravo da par suo a battere implacabilmente Olsen.

Una piccola perla da parte di un giocatore su cui pesava una responsabilità non da poco: quella di essere il leader e realizzatore finale del reparto offensivo del Milan, proprio quello che secondo gli addetti ai lavori aveva impedito al Diavolo la definitiva esplosione nel passato campionato. E un giocatore come lui, abituato a segnare più di una rete ogni due partite da quando è in Italia, cominciava ad avere il mirino puntato addosso. Quando si sbloccherà Higuain? Si tratta ancora dello stesso giocatore visto in azzurro e bianconero o è venuto all’ombra della Madonnina in pre-pensionamento? Troppo presto per dare una risposta definitiva, ma si sa che il pubblico del calcio è esigente e Higuain questo lo aveva capito.

Lo si era chiaramente intuito dalla sua partita contro la Roma, in cui aveva combattuto, cercato il gol, e lo aveva anche trovato prima che il Var glielo annullasse per un fuorigioco impossibile da vedere a occhio nudo.

Così Higuain ha deciso di regalare ai suoi i tre punti nel modo più inatteso: diventando uomo assist. Lui, proprio lui tacciato di essere un centravanti egoista per eccellenza. Lui ha trovato con estrema lucidità la palla che ha mandato in rete Cutrone, un suo possibile erede.

Questo è il nuovo Gonzalo Higuain. E San Siro è già pazza di lui.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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