Thuram e Lautaro, il gol del bomber nerazzurro contro la Salernitana. Foto fonte Ansa

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni (33′ st Buchanan); Dumfries, Barella, Calhanoglu (22′ st Asllani), Mkhitaryan (15′ st Klaassen), Carlos Augusto; Thuram (15′ st Sanchez), Lautaro (15′ st Arnautovic) (12 Di Gennaro, 77 Audero, 14 Klaassen, 16 Frattesi, 31 Bisseck, 32 Dimarco, 36 Darmian, 50 Stankovic). All.: S.Inzaghi.

SALERNITANA (3-4-1-2): Ochoa; Pasalidis, Boateng (24′ pt Maggiore), Pellegrino; Sambia, Basic, L. Coulibaly (19′ st Legowski), Zanoli (38′ st Kastanos); Candreva; Dia (19′ Weissman), Tchaouna (38′ st Simy) (56 Costil, 62 Allocca, 7 Martegani, 11 Gomis, 44 Manolas, 55 Vignato). All.: Liverani.

RETI: nel pt 17′ Thuram, 19′ Lautaro, 40′ Dumfries; nel st 46′ Arnautovic.

ARBITRO: Piccinini di Forlì.

Già dai primi minuti, i nerazzurri di Inzaghi fanno intendere di non avere intenzione di lasciare punti per strada. Nessun inciampo nel testacoda contro i campani ultimi in classifica, anzi, un dominio totale dal primo all’ultimo minuto (oltre 70% di possesso palla, 25 tiri, 18 corner a zero, quattro gol e pure due legni). Una vittoria che permette ai nerazzurri anche di avvicinarsi con ancora più fiducia all’andata degli ottavi di Champions League contro l’Atletico Madrid, in programma martedì.

La fase di grande intensità nerazzurra si è infatti concentrata in avvio, quando l’Inter è partita a un ritmo tambureggiante. Tanto da sfiorare il vantaggio dopo nemmeno due minuti, quando prima un grande intervento di Ochoa su colpo di testa di Bastoni e poi il palo centrato clamorosamente da Thuram hanno negato il gol ai padroni di casa. Ancora Ochoa e un legno protagonisti poco dopo, con il portiere messicano e la traversa a mettersi tra Barella e il gol. Poi Lautaro, in piena area, ‘cicca’ da solo un assist di Dumfries.

Ma è questione di minuti, perché Carlos Augusto dopo una fuga sulla sinistra serve Thuram che col destro sblocca il risultato. La Salernitana batte il calcio d’inizio, non passano nemmeno trenta secondi e l’Inter è di nuovo in area: Carlos Augusto con una lunga rimessa laterale trova Lautaro, che con un destro violento raddoppia. Un gol significativo per il capitano argentino, che diventa l’ottavo marcatore della storia dell’Inter (a quota 125 reti) e il terzo nerazzurro a segnare almeno 20 gol per tre stagioni dopo Nyers e Meazza.

Per Liverani piove sul bagnato, perché il tecnico dei campani perde Boateng per infortunio. E nel frattempo la spinta interista non si ferma, a caccia del terzo gol che arriva poco prima dell’intervallo, quando Ochoa non trattiene un pallone deviato da Pasalidis e Dumfries insacca da due passi. La ripresa si trasforma così in una sorta di allenamento per l’Inter, con la Salernitana che non cambia atteggiamento anzi se possibile si abbassa ancora di più a protezione della sua porta. I nerazzurri sfiorano infine il poker con De Vrij, Calhanoglu e Sanchez, prima che a trovarlo sia Arnautovic che sigla il 4-0 nel finale. L’Inter è l’unica squadra a candidarsi per lo scudetto e la festa nerazzurra non è lontana.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto fonte Ansa

 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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