Fiorentina e Lecce si sono affrontate a viso aperto allo stadio Artemio Franchi di Firenze nella gara valida per la seconda giornata di Serie A. Entrambe le squadre arrivavano da una vittoria. Nella prima giornata di campionato la viola aveva trovato i primi tre punti dopo avere travolto il Genoa per 1-4 fuori casa. Mentre i salentini avevano battuto la Lazio della prima giornata, riuscendo a ribaltare il punteggio e a vincere per 2-1 grazie alle reti di Almqvist all’85’ e di Di Francesco all’87’.
Sarà per questi motivi che oggi la squadra di D’Aversa, tecnico del Lecce, ha puntato sulla continuità per questa gara confermando il 4-3-3. Unico cambio Gallo, al posto di Dorgu. Inevitabile, invece, qualche cambio per mister Italiano, che sceglie il 4-2-3-1, visto che la sua Fiorentina giocherà di nuovo giovedì nel ritorno del preliminare di Conference League, costretti a vincere dopo la sconfitta nell’andata dei Play Off contro il Rapid Vienna.
I viola partono con il piede giusto e trovano di nuovo il gol di testa con González al 3′, su corner di Duncan. Il Franchi esplode di gioia. Il Lecce non riesce ad uscire dalla sua metà campo. I gigliati sono in pressing totale mentre i salentini provano a forzare. Ma arriva il secondo gol dei viola con Duncan al 25, anche lui di testa davanti alla porta. Beltran imbuca per Arthur, il brasiliano dalla linea di fondo trova il numero 32 che, lasciato solo dai due centrali del Lecce, di testa, da due passi, spinge in porta battendo Falcone. 2-0 Fiorentina. Secondo gol di testa della serata. Niente da fare per il portiere avversario. E con quest’ultimo sono 4.000 i gol effettuati dalla Fiorentina in Serie A. Salentini chiaramente in difficoltà. In questa prima frazione sono stati i padroni di casa a fare la partita, mentre gli ospiti cercavano di colpire in contropiede. Al 42′ altra grandissima occasione per Duncan, che prende un palo alla destra di Falcone. Si arriva a 45’+5′. Un’ottima Fiorentina torna negli spogliatoi i vantaggio per 2-0, mentre il Lecce, che non è mai riuscito a reagire, dovrà rivedere qualche tattica.
