SENZA FISSA DIMORA

Avete mai pensato che parole come costrizione, soffocamento, gabbia, oltre ad altre simili, possono evocare sensazioni di disagio in alcune persone, se a ciò si aggiunge anche l’insensatezza di vivere secondo i canoni sociali e economici che ci sono imposti soprattutto in questi ultimi decenni, allora, va da se’ che un indagine su quelle che possono essere altre esperienze di vita puo’ consentire, oltre che interessanti spunti da cui partire, anche un vero esperimento di evasione.

Come potremmo definirla? Una scelta “borderline”?
Si’, sto proprio parlando dei fulltimers. Per fulltimers si intende chi non ha una fissa dimora, ma, attenzione, non sto parlando di clochard o di nomadi nel senso piu’ deteriore che generalmente viene loro attribuito, ma piuttosto di persone, che invece di sostare in un luogo fisso, che sia un appartamento o un abitazione, ha nel movimento, nel contatto diretto con tanti luoghi differenti, la propria quotidianita’.

Non ci resta che la scelta: vivere in camper, in barca a vela o su un albero? Scegliere come propria casa una barca, decidere di spostarsi in base alle condizioni del mare e del vento? In Italia il fenomeno e’ ancora agli albori, ma a Genova, nella centralissima zona di Porto Antico comincia a vedersi qualche fautore della barca come prima casa, cosi’ pure a Napoli con i suoi ormeggi nel cuore della citta’, a La spezia, Trieste, Venezia, Bari, Ancona.

In Italia tante sono le citta’ affacciate sul mare, e dotate di approdi.
E che dire di chi decide di vivere in un camper?
Qual’ e’ lo stile di vita giusto?
Non esiste un libretto di istruzioni adatto a tutti, per alcuni una buona vita si trova in un percorso tradizionale, fatto di una casa, di un solo lavoro, e una sola citta’ in cui vivere
sempre. Per altri e’ una vita nomade!

Basata sulla possibilita’ di svegliarsi ogni giorno con un orizzonte diverso, e una vita libera, nella quale essere consapevoli delle proprie scelte, e protagonisti del proprio tempo. Un camper, e una notte stellata davanti a un fuoco, davanti al mare, o in un bosco in mezzo al nulla.

Viaggiare in liberta’, con un mezzo, un camper appunto, che permetta agilita’, soste libere in luoghi immersi nella natura, mangiare un piatto di pasta al tramonto, addormentarsi sotto una coperta di stelle. Ma c’e pure chi sceglie di abitare in una casa sugli alberi: in Italia e’ possibile se si sceglie una regione dal clima
temperato, il punto critico sara’ la scelta dell’albero adeguato e forte a sufficienza per sostenere il peso di una casa, e allora si’ che sara’ magia: poter ricevere gli invitati, a cena, nella chioma folta di una quercia, sdraiarsi su una poltrona in mezzo ai rami di un melo!

Insomma, comunque sia, vorrei dire, che nella vita la cosa piu’ saggia e’: che bisogna vivere come si pensa,e non pensare come si vive.

a cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto inviaggioermanno

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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