SCUOLA, CAMERA, PARLAMENTO

SCUOLA, CAMERA, PARLAMENTO
Con 277 voti a favore, 173 contrari e quattro astenuti, l’aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla riforma della scuola.

Il testo è ora legge a tutti gli effetti. A favore del provvedimento si sono espressi Pd, Ap e Scelta civica.
E mentre l’aula della Camera approvava il provvedimento, da piazza Montecitorio si è levato il coro di protesta dei docenti e dei sindacati al grido di ‘vergogna, vergogna’.
Le proteste in aula di Lega, Sel e M5S Nel corso delle dichiarazioni di voto, la Lega ha protestato contro la cosiddetta norma gender. I deputati del Carroccio hanno esposto dei cartelli giù le mani dai bambini, per protesta contro la norma sull’educazione di genere. Nonostante le richieste di Roberto Giachetti, presidente di turno, per far tornare la calma nell’emiciclo, la Lega ha proseguito la protesta e Giachetti ha espulso il capogruppo Massimiliano Fedriga e sospeso per pochi minuti la seduta.

Proteste anche dai banchi di Sel: “Oxi alla ‘buona scuola’ di Renzi” sono i cartelli in bianco e blu, i colori della bandiera greca, che sono stati portati dai deputati di Sinistra e Libertà sui banchi di Montecitorio mentre l’aula della Camera terminava l’esame del ddl. Sel ha annunciato la sua contrarietà al ddl. Mentre i Cinque Stelle hanno letto in coro gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione – dedicati proprio alla scuola e alla ricerca – per protestare contro il ddl.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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