Continuano gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane senza sosta.  

In quarantasette sono stati soccorsi da una nave mercantile e trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera per arrivare poi a Pozzallo. Nella cittadina ragusana sono attese in serata altre 200 persone trasferite da Lampedusa e destinate all’hotstpot in cui si trovano al momento 171 persone, tra cui 17 donne e 68 minori, di cui 52 soli. Dodici i nuclei familiari. Nella struttura di  contrada Cifali, invece, si trovano 118 minori non accompagnati.

Altri 23 migranti, invece, sono arrivati ieri sera dopo essere stati intercettati dai militari della Guardia di finanza. Tra loro, per la maggior parte provenienti dal Bangladesh, anche un minore.

Spostandoci verso le coste calabresi, sono 57 i migranti sbarcati questa mattina nel porto di Roccella Jonica. I richiedenti asilo sono di varie nazionalità, sebbene in prevalenza egiziani e afghani, e sono stati tutti soccorsi dalla Guardia Costiera mentre viaggiavano su un barca a vela a 50 miglia dalla costa. Dopo lo sbarco sono stati collocati nella  tensostruttura gestita da Croce rossa e Protezione civile.

13 migranti alla deriva da due giorni salvati da Geo Barents – Questa mattina il team di Geo Barents, nave di soccorso di Medici senza frontiere, ha tratto in salvo 13 persone, tra cui due donne e altrettanti minori non accompagnati, che si trovavano in difficoltà su un gommone. I sopravvissuti avevano trascorso più di tre giorni in mare. Due giorni fa era stata Alarm Phone a lanciare l’allarme sulla sorte dei migranti sul gommone.

Alarm Phone: “50 migranti alla deriva” – Nessuna notizia, ancora, sull’sos intercettato venerdì 23 giugno sempre da parte di Alarm Phone relativo alla richiesta di aiuto partita da un barcone con 50 migranti partito dalla Libia è alla deriva da ieri, venerdì 23 giugno, nelle acque internazionali del Mediterraneo centrale. L’allarme arriva da Alarm Phone. “Siamo appena stati chiamati. Sono disperati e stanno aspettando i soccorsi. L’acqua sta entrando nella barca. La situazione è critica. Esortiamo tutte le autorità competenti: non lasciateli annegare!”, è l’appello della Ong su Twitter.

“Il peschereccio Alba Chiara è vicino ma non riusciamo a comunicare direttamente. Abbiamo chiesto alle autorità libiche di rispondere all’SOS ma dicono di essere nel giorno festivo del venerdì”, aggiunge Alarm Phone.

“Il motore ha smesso di funzionare e la barca è alla deriva”, si legge nel tweet, “Abbiamo allertato le autorità e chiesto un rapido salvataggio in un luogo sicuro”.

Di Giacomo dell'OIM su ultimo naufragio

Oim: 40 dispersi in un naufragio al largo di Sfax – Nelle stesse ore di ieri è arrivata la notizia di un altro naufragio, questo sulla rotta tra la Tunisia e Lampedusa.

Ne ha dato notizia l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), l’agenzia dell’Onu che si occupa dei fenomeni migratori. I dispersi potrebbero essere 40. “Dinamiche e numero sono da confermare – dice il portavoce dell’Oim, Flavio Di Giacomo, che denuncia l’assenza di mezzi di soccorso sulle rotte del Mediterraneo. ”E’ urgente rafforzare i soccorsi sulla rotta tunisina: i fragili barchini di ferro su cui sono costretti a viaggiare i migranti in fuga dal paese stanno causando quest’anno un inaccettabile numero di morti”.

Tra le 40 persone disperse, ha aggiunto Chiara Cardoletti, portavoce dell’Unhcr – c’è almeno un neonato. “E’ inaccettabile – ha sottolineato – continuare a contare i morti alle porte d’Europa, un meccanismo di soccorso in mare coordinato e condiviso tra Stati è ormai una questione anche di coscienza”.

A cura di Televideo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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