Bilateral meeting between NATO Secretary General Jens Stoltenberg and the President of the United States, Joe Biden

La Russia è passata dalle minacce per destabilizzare all’azione militare“. Lo constata il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa al termine del Consiglio straordinario Nato-Ucraina di oggi. “La Nato – ha proseguito – è risoluta e unita nella sua determinazione a proteggere e difendere tutti gli alleati. Nelle scorse settimane gli alleati hanno dispiegato migliaia di soldati aggiuntivi nella parte orientale dell’Alleanza. Abbiamo oltre cento jet ad allerta alta e ci sono oltre 120 navi in mare, dall’Alto Nord al Mediterraneo. Continueremo a fare tutto ciò che è necessario per proteggere gli alleati dalle aggressioni”. Stoltenberg ha detto inoltre di accogliere favorevolmente le sanzioni economiche annunciate oggi da alcuni alleati della Nato e “la decisione del governo tedesco di congelare il progetto Nord Stream 2″.

Con il riconoscimento delle cosiddette “Repubbliche popolari“, secondo il segretario generale, “ciò a cui assistiamo è un’ulteriore invasione di un Paese già invaso. L’invasione russa dell’Ucraina è avvenuta già nel 2014 con la Crimea“. Ora “tutte le indicazioni ci dicono che la Russia continua a prepararsi per un attacco dell’Ucraina su vasta scala. Vediamo un continuo ammassamento militare, una vera escalation. Anche se hanno promesso di ritirarsi, continuano ad incrementare” la capacità bellica, “sempre più forze hanno abbandonato i campi e sono in formazione di combattimento, pronte a colpire”. Stoltenberg fa inoltre riferimento a “provocazioni in corso nel Donbass e diverse operazioni sotto falsa bandiera” messe in atto “per cercare un pretesto per l’attacco”. Infine, “la notte scorsa abbiamo visto altri soldati russi entrare nel Donbass“.

Nonostante questa situazione, il segretario l’Alleanza atlantica lascia aperta la porta al dialogo: “Non è mai troppo tardi per non attaccare, per questa ragione continuiamo a chiedere alla Russia di fare un passo indietro, di ridurre l’escalation e impegnarsi in buona fede negli forzi diplomatici per trovare una soluzione politica“.

È atteso in serata l’annuncio di un pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia. Sul tavolo dell’Ue ci sono il blocco delle importazioni ed esportazioni di beni e servizi da entità separatiste della regione, la redazione di un elenco delle personalità responsabili della destabilizzazione dell’area (politici, militari, operatori economici ed esponenti della disinformazione) che comprenderebbe anche i nomi dei comandanti delle forze militari mandate dal presidente russo Vladimir Putin nell’area e il non riconoscimento dei passaporti russi emessi dalle autorità separatiste.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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