Ci mancava proprio? forse no!


Era dalla chiusura del Festival di Sanremo che sembrava scomparso per una lunga “meditazione” forse dovuta al fatto che aveva nell’occasione accusato il Governo Meloni di aver “boicottato” la vittoria di un suo prediletto, il rapper Geolier.

Ma oggi riappare con tutta la sua “rabbia” e sfrutta i propri canali social per “colpire” come al solito in modo iniquo e vergognoso la Premier Giorgia Meloni e il Governo di centrodestra sulla lotta alla mafia. Il pretesto gli viene offerto dalla commemorazione nel trentennale dell’omicidio di don Giuseppe Diana, da parte della camorra a Casal di Principe, per il suo impegno contro la criminalità organizzata. 

La sua dichiarazione: “Il Governo Meloni ha imposto alla Rai la cancellazione della mia trasmissione ‘Insider’ – attacca Saviano -. Sarebbe dovuta andare in onda lo scorso novembre su Raitre e un’intera puntata era dedicata a don Peppe Diana, il parroco di Casal di Principe ucciso 30 anni fa nella sua parrocchia, nel giorno del suo onomastico, per aver denunciato le logiche del clan. La Rai ha bandito il racconto delle mafie, il cui contrasto non è mai stato per Giorgia Meloni e per il suo partito una priorità”.

Saviano “usa” a suo unico beneficio e in modo vergognoso il ricordo di un evento tragico relativo all’assassinio di Don Giuseppe Diana, perpetrato trent’anni or sono dalla camorra, per “rimuginare” una vicenda dello scorso anno 2023, in cui un suo programma, di cui erano state registrate 4 puntate e atteso in onda il sabato sera del mese di novembre, intitolato “Insider: faccia a faccia con il crimine” fu cancellato dalla programmazione televisiva.  

Saviano, nella sua smodata ricerca di visibilità e affermazione persiste nel sostenere che la cancellazione della trasmissione fu determinata da un intervento diretto del Governo Meloni, per una questione di “antipatia” dimenticandosi, volutamente, che tale decisione fu adottata a causa dell’applicazione del Codice Etico! 

Per la cronaca Saviano fu condannato, a seguito di querela fatta dalla Meloni e da Salvini, dal Tribunale di Roma, con una pena pecuniaria di 1.0000 Euro per averli definiti “bastardi” (parola che non si può usare in alcun contesto) in una diretta TV nel 2020 in una puntata di “Piazza Pulita”. 

Dovremmo anche ricordare al “giornalista” Roberto Saviano  che la Sig.ra Giorgia Meloni è entrata in politica all’età di 15 anni, pochi giorni dopo l’attentato al Giudice Paolo Borsellino, (a suo perenne ricordo citiamo la sua storica frase: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”), mantenendo anche ora, nella sua qualità di Premier del Governo, come priorità assoluta, vera e innegabile la battaglia alla criminalità organizzata e alla mafia.

Sig. Roberto Saviano forse è Lei che ha qualcosa da imparare e prima di giudicare sarebbe opportuna una riflessione in più!|

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

(fonte: G- Il Giornale)

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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