Il Sassuolo riparte da zero, dopo una stagione abbastanza positiva, l’ultima del ciclo Di Francesco.
Non bisogna farsi ingannare dal 12°posto dello scorso anno.

La squadra era impegnata in Europa League, dove tra l’altro, ha ben figurato, battendo anche avversarie molto più blasonate come l’Atletico Bilbao.
Ovviamente per metà stagione gli impegni e le trasferte anche fuori Italia, si sono fatte sentire e fisicamente la squadra non c’era.

Poi la risalita, lenta ma su livelli regolari senza stra fare, concedendosi anche qualche pausa, ma restando sempre molto lontani sia dalla zone alte che dalla lotta per non retrocedere.

Quest’anno però è un’altra storia, e quando c’è un progetto nuovo, con un altro tecnico i dubbi si insinuano.

Bucchi è un allenatore valido, lo ha dimostrato al Perugia, portandolo in Serie B a raggiungere risultati insperati.
La Serie A però è diversa e anche se lui l’ha vissuta da giocatore, allenare una squadra in massima categoria non è facile.
Il suo progetto tecnico, prevederà presumibilmente un 4-3-3 vecchio stile, anche se diversi interpreti che in questi anni hanno fatto tanto bene con Di Francesco, ora se ne sono andati o stanno per farlo.

Pellegrini, uno dei migliori centrocampisti della Serie A è “tornato” alla Roma che ha esercitato il riscatto; Berardi è sempre corteggiatissimo da tante squadre e la sua permanenza in neroverde è tutt’altro che sicura; così come quella di Acerbi, ricercato da almeno due squadre di Serie A.
Se tutti e due i pilastri se ne dovessero andare, sostituirli potrebbe diventare un problema, anche perchè specialmente Berardi è molto talentuoso, anche se molto scostante.

Ripartire da zero non è mai facile, ma la fiducia dei tifosi che la squadra possa fare un’altra stagione decorosa, è molto alta.

Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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