MATTEO-RENZI

Il premier Matteo Renzi, nel corso del suo intervento alla Camera sul consiglio Ue dei prossimi giorni, ha affermato: “Se qualcuno pensa di risolvere il problema della Siria dicendo ‘stamattina mi alzo e decidiamo di fare i bombardamenti li’, io dico: ‘auguri e in bocca al lupo’, ma non risolverà il problema”.

“Non si risolvono i problemi internazionali – ha proseguito Renzi- con soluzioni spot, ma costruendo condizioni di dialogo le più ampie possibili. Partendo dal dato di fatto che l’accelerazione della politica c’è anche nel nuovo ordine internazionale”. Oltre alla situazione in Siria, il premier ha toccato anche il tema immigrazione e ha fatto un accenno alla politica interna e alle riforme che contribuiscono al miglioramento della fiducia verso l’Italia da parte del panorama internazionale.

Riguardo all’immigrazione, il premier ha detto: “A distanza di 6 mesi dal Consiglio Ue possiamo dire con chiarezza e senza troppi giri di parole che sull’immigrazione l’Italia aveva ragione, il resto dell’Ue, no”. “Non rivendico – ha continuato il premier – una scelta del governo ma dico che l’Italia aveva colto la complessità del problema immigrazione e un approccio non legato all’isteria del momento ma a una visione strategica. Tanti nostri amici e alleati hanno cambiato posizione sulla base di singoli eventi, momenti anche emozionanti, circostanze destinate per loro natura a produrre un effetto sull’immediato ma non una strategia sul lungo periodo. Noi abbiamo detto che era il momento di cambiare la politica dell’Ue”. “Oggi – ha concluso Renzi – vediamo riconosciuto, anche da Merkel e Hollande, un concetto ben preciso: l’accordo di Dublino è finito”.

Per quanto riguarda le elezioni politiche “secondo noi – ha annunciato Renzi – si andrà a scadenza naturale, nel febbraio del 2018”. Il percorso delle riforme verrà “terminato nell’autunno del 2016 con il referendum”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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