L’Udinese non è più quella squadra brillante che fino a 4-5 anni fa riusciva in imprese epiche, come quelle di qualificarsi in Champions e far sognare i tifosi con sfide prestigiose contro squadre come l’Arsenal.

Ora è una squadra mediocre, dalla quale non è lecito aspettarsi più di tanto, non importa chi ci sia in panchina.
Del Neri è infatti un buon allenatore, anche se più di tanto non riesce a fare.

Questo perchè sono i giocatori a fare la differenza. Giocatori come Antonio Di Natale, che in bianconero è stato una vita, rifiutando offerte molto allettanti che gli avrebbero permesso di guadagnare e vincere molto di più di quello che ha portato a casa.
Un talento puro e cristallino, capace di prodezze più uniche che rare e in tutti i modi possibili.
Specialista dei calci da fermo, abilissimo coi piedi coi quali inventava veri e propri capolavori, molto forte anche di testa, nonostante la stazza “esile” e non proprio un’altezza da bomber. Uno spettacolo per tutti, anche per chi non tifava la sua squadra vederlo giocare.
Esempio per i giovani, e capitano vero per quelli più esperti.

Trofei vinti? Si contano sulle dita di una mano, ma almeno è rimasto l’idolo indiscusso di un’intera città che lo rimpiange più che mai.
Di talenti in Friuli ne sono passati tanti, un tempo, ma ora non è più così. I Quagliarella, i Muriel e gli Handanovic che giocavano insieme all’eterno numero 10 ora non ci sono più.

Ci sono giocatori mediocri, che non possono garantire altro se non una posizione mediocre, come la 13esima della scorsa stagione.

Il patron Pozzo, non sembra aver più voglia di investire per rendere la squadra altamente competitiva, a quanto pare basta la permanenza in Serie A.

Però non si capisce perchè la presidenza abbia deciso di costruire uno stadio di proprietà, bellissimo e innovativo, ma spesso semivuoto o comunque mai esaurito.
Se la squadra non entusiasma, la gente non va allo stadio.

Per questo si vuole invertire la tendenza e i bianconeri sono attivi sul mercato.
In particolare in attacco, dove hanno perso Zapata riscattato dal Napoli e dove lo scorso anno hanno registrato lacune non da poco, arrivando a segnare la miseria di 47 gol, poco più di uno a partita, subendone invece 56.

Kevin Lasagna, giocatore che ha fatto vedere buone cose è stato acquistato, ma non basta.

L’Udinese ha messo gli occhi su Babacar e Falcinelli, due che potrebbero tranquillamente andare in doppia cifra.

Occorre anche sistemare la difesa e acquistare qualche giocatore valido a centrocampo, dopo partenze dolorose .
La strada per ritornare ai vecchi gloriosi risultati sembra, al momento, non perseguibile, ma almeno verrà fatto il tentativo da parte dei friulani, di riconquistare entusiasmo, restituendo così ai tifosi la voglia di tornare allo stadio.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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