Sarà sentito quanto prima in procura il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, indagato per abuso d’ufficio insieme all’assessore alla Cultura, Laura Ferraris, per la nomina del direttore generale del teatro Regio, Anna Maria Meo, e del consulente per sviluppo e progetti speciali, Barbara Minghetti.

Indagati nella stessa inchiesta e per il medesimo reato anche tre membri del cda della Fondazione Teatro Regio ai tempi della nomina (gennaio 2015), Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeshi e Marco Alberto Valenti. L’iscrizione nel registro degli indagati risale al febbraio scorso, subito dopo la denuncia presentata sulla vicenda dal senatore Pd, Giorgio Pagliari. Pizzarotti, tramite il suo legale, si è da subito detto disponibile a chiarire la vicenda con i magistrati.

Successivi impegni da ambo le parti hanno fatto però slittare l’incontro, già fissato una quindicina di giorni fa, che avverrà quindi a breve. Pizzarotti, ha spiegato il procuratore capo di Parma Antonio Rustico, non è indagato come sindaco ma come presidente della Fondazione del Teatro, per una procedura denunciata come anomala. Sotto osservazione, dunque, il consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio per una decisione sulle nomine che ha sollevato malumori e polemiche: in sintesi, il fatto di aver prima costituito una commissione tecnica per valutare i concorrenti in base ai loro titoli e successivamente decidere in maniera differente dalle indicazioni ricevute dagli esperti. La commissione, in effetti, esaminò le domande, una trentina e mise in evidenza alcuni candidati piuttosto che altri. Indicazioni di cui il sindaco Pizzarotti non tenne conto, visto che, a distanza di due settimane, nominò persone che non erano tra quelle segnalate. Da qui le polemiche e l’esposto.

Pizzarotti si è detto sereno sulla vicenda, definendo il fatto di essere indagato “un atto dovuto che rispetto pienamente e che sarà utile per chiarire la vicenda”. M5S: su Pizzarotti stessa linea Nogarin. Grillo non lo chiama Nessuna telefonata di solidarietà e incoraggiamento da parte di Beppe Grillo a Federico Pizzarotti. Almeno fino ad ora. Secondo quanto si apprende il leader M5S non ha ritenuto, al momento, di chiamare il sindaco di Parma. Così come aveva fatto,invece, sabato scorso con il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che appena resa nota la notizia di essere anche lui indagato aveva subito ricevuto una telefonata da Grillo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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