Il problema della giustizia in Italia non sono le ferie dei magistrati ma il numero troppo elevato di processi, che determina una durata lunghissima dei procedimenti”, lo ha detto il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, parlando a Lecce con gli studenti nell’ambito di un’iniziativa sulla legalità.
“Raccontare che la crisi della giustizia sia determinata dalle nostre ferie è un insulto grave – ha proseguito – noi italiani siamo i magistrati che in Europa lavorano di più, il doppio dei francesi e il quadruplo di quelli tedeschi, tanto che se io dovessi proporre ai colleghi un’azione sindacale non proporrei lo sciopero, perché gli scioperi non servono a niente, ma di lavorare quanto i magistrati tedeschi”.

Per Davigo, “in Italia c’è un numero di processi troppo elevato e pesa anche il fatto che la legge tutela chi la viola e non chi subisce le violazioni: comportarsi male qui conviene”. Il presidente Anm ha poi fatto riferimento alla situazione della Corte di Cassazione: “100.000 processi l’anno, a fronte dei 1.000 della Francia, con una serie di contrasti inconsapevoli tra le Sezioni e anche tra i collegi della stessa Sezione, che consentono poi a chiunque di trovare un precedente che gli dia ragione. In questo modo la Cassazione assicura solo disordine”.
“I magistrati sono disponibili a collaborare con gli altri poteri dello Stato, ma la collaborazione ha una condizione imprenscindibile: il rispetto tra i poteri”, ha detto ancora il Presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo.
“La giustizia in Italia funziona molto male – ha spiegato Davigo agli studenti – ma noi magistrati ne abbiamo pochissima responsabilità, perché ci sono cose che noi non possiamo controllare”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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