Una splendida discesa con le azzurre protagoniste: due vanno sul podio, dietro alla svizzera campione del mondo Corinne Suter. Argento per Sofia Goggia e bronzo per Nadia Delago. Nonostante l’argento questa è stata la gara di Sofia Goggia. Solo il 23 gennaio scorso, nell’incidente a Cortina, per Sofia il sogno olimpico sembrava finito per era stata una lesione parziale al legamento crociato sinistro e una piccola frattura al perone. In poco più di tre settimane l’incidente si è trasformato in argento olimpico. Un miracolo di volontà e sofferenza. Ha disputato una discesa praticamente perfetta. Dove ha perso l’oro? Sul piano conclusivo Corinne Suter era dietro 0.18 all’ultimo intermedio, sul piano ha rifilato 34 centesimi a Sofia Goggia. Suter spegne il sogno dell’Italia e si porta in testa con 16 centesimi su Sofia che ci è rimasta malissimo e non ha potuto trattenuto le lacrime. Per le altre azzurre c’è il quinto posto di Elena Curtoni e l’undicesimo per la sorella Nicol Delago.

Malagò: un risultato eccezionale – “Una grandissima Italia. Un risultato eccezionale che conferma la forza delle nostre velociste. Due medaglie che fanno la storia. Peccato per l’oro. Ci avevamo sperato. Sono felicissimo per Nadia che si è meritato questo bronzo. Non ci sono parole per l’argento di Sofia: considerando come è arrivata qui e come era la situazione fino a pochi giorni fa, la sua prestazione è encomiabile”. Sono le parole a caldo del presidente del Coni, Giovanni Malagò presente sugli spalti del Yanqing National Alpine Skiing Centre.

Goggia: ho trovato una forza incredibile dentro di me – “Ho dato tutto quello che ho potuto. Alla fine sono felice del mio risultato perchè essere qui alle Olimpiadi dopo la mia caduta a Cortina non era affatto sicuro”. Sono le prime parole di Sofia Goggia, dopo l’argento nella discesa olimpica. “E’ sempre una medaglia, una grande medaglia, una medaglia incredibile considerando le condizioni degli ultimi 20 giorni – racconta – Ho sempre detto a me stessa che se fossi riuscita a superare la prova che ero stata chiamata ad affrontare dopo Cortina, probabilmente la gara in sè sarebbe stata la parte più facile. Ho trovato una forza incredibile dentro di me, sono felice di aver dato tutto oggi e di essere riuscita a ottenere un’altra medaglia”.

“Quando la squadra partiva per i Giochi io ero in palestra e avevo il magone, le lacrime agli occhi. Lo so, parliamo di sci, ma dopo Cortina è stata davvero dura – ha aggiunto la campionessa azzurra -. Mi ripetevo se riesco a superare la prova e ritrovare confidenza sugli sci la gara poi non sarà difficile. E infatti la parte dura è stata prima, riprendermi dall’infortunio”. E poteva scapparci anche l’oro. “Avrei firmato per una medaglia – spiega Goggia – grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e mi hanno inondato di messaggi”. “Prima di partire – conclude la sciatrice bergamasca- ho dato un bacino alla medaglia di Pyeongchang e l’ho separata da tutte le altre dei mondiali, sperando di riempire quello spazietto…”.

“A Cortina 2026 io ci sarò” – “Ma scherziamo? Io a Cortina nel 2026 ci sarò, anche perché si respirerà lo spirito olimpico e sarà la mia alba del tramonto agonistico”.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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