Alla fine, il partito repubblicano si è spaccato su Donald Trump.

Lo speaker della camera, Paul Ryan, ha deciso di prendere le distanze dal tycoon, dicendosi non più disposto a difenderlo, mentre il Republican National Committee e il suo presidente Reince Priebus, hanno ribadito il proprio appoggio incondizionato al magnate newyorkese.

Intanto, Hillary Clinton vola nei sondaggi.

Priebus, durante una conference call con gli altri membri del comitato, ha asserito: “Voglio chiarire che il Comitato nazionale repubblicano si coordina in pieno con la campagna di Trump, con la quale abbiamo un buon rapporto”.

“Nulla è cambiato in merito ai rapporti” con la campagna di Trump, ha aggiunto ancora Priebus, le cui parole sono in totale contrasto rispetto alla posizione presa Ryan: questo lascia intravedere la ‘guerra’ interna al partito repubblicano.

Una simile lotta intestina risulta anche molto costosa. L’inasprirsi delle tensioni all’interno del partito repubblicano arriva a poche ore dal secondo dibattito tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, che ha visto incollate allo schermo 66,5 milioni di persone e Hillary Clinton affermarsi nuovamente contro il tycoon. A poco meno di un mese dal voto, i sondaggi danno la Clinton a ben 11 punti di vantaggio su Donald Trump.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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