Papa Francesco si è rivolto ai fedeli provenienti da ogni parte del mondo con parole molto commoventi: “Pensiamo a quanto è gentile Dio. Lui ama e ci chiama a fare lo stesso accogliendo, proteggendo e rispettando ognuno di noi. Pensare a tutti è un gesto che ci chiede, perché il Natale è di tutti. A chi è emarginato, a chi è in questi giorni lontano dalla gioia delle famiglie. Pensiamo a tutti, con la gentilezza di Dio. Ricordiamo questa parola: la gentilezza di Dio“. Così in un passaggio Papa Francesco introducendo la recita dell’Angelus.

“È qualcosa che in un certo modo, possiamo sperimentare anche tra di noi, ad esempio quando tra amici, fidanzati, sposi, genitori e figli, si è delicati e rispettosi, prendendosi cura degli altri con gentilezza. Dio ama così e chiama anche noi a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo e rispettando gli altri. Chiediamoci allora, alla vigilia di Natale: desidero lasciarmi avvolgere dall’ombra dello Spirito, dalla dolcezza e dalla mitezza di Dio, dalla gentilezza di Dio, facendogli posto nel cuore, accostandomi al suo perdono, all’Eucaristia? E poi: per quali persone sole e bisognose potrei essere ombra che ristora, amicizia che consola? Maria ci aiuti a essere aperti e accoglienti verso la presenza di Dio, che con mitezza viene a salvarci”.

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Imagoeconomica 

Il Direttore Simone Tripodi

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