Il pericolo è passato, almeno per ora. Ma la verità è che l’intera impalcatura europea scricchiola, e non poco.

Intanto, in Olanda, i liberali di destra del Vvd di Mark Rutte hanno vinto le elezioni con uno scarto molto ampio, allontanando la presa dei populisti islamofobi e anti-Ue di Geert Wilders, che fino a qualche settimana fa erano in testa ai sondaggi.

Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, Rutte si è messo all’opera per preparare i negoziati per la coalizione di governo, che avranno inizio oggi. Purtroppo, la formazione di un governo non sarà facile, considerata l’ampia frammentazione del panorama politico. Le trattative saranno piuttosto lunghe, potrebbero durare addirittura dei mesi, anche perché, in Olanda, si decidono le cose nel dettaglio.

Rutte, che pur vincendo ha perso quasi un quarto dei seggi alla camera bassa del Parlamento, potrà scegliere fra quattro partiti: i cristianodemocratici (CDA), i liberali progressisti (D66), i verdi di sinistra e i socialdemocratici (SP).

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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