“Dall’incontro che si è chiuso oggi solo dichiarazioni di principio e nessun riferimento alla sospensione dei monopoli di Big Pharma, per garantire l’accesso ai vaccini nei Paesi a basso reddito, dove solo l’1,4% della popolazione ha ricevuto una dose. Così le varianti continueranno a dilagare e andranno perse innumerevoli vite”.
Così in una nota Sara Albiani, policy advisor sulla salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, presidente di Emergency, a conclusione della ministeriale Salute del G20, lanciano un “appello urgente in vista del G20 dei leader di Governo di fine ottobre, per un reale cambio di rotta”.
“Nella risposta alla pandemia, in termini di accesso globale ai vaccini, nessun passo decisivo e concreto è stato impresso per la definizione di strategie e strumenti di medio e lungo periodo, che di fronte a future pandemie, permettano di cambiare il paradigma e mettere fine alle vergognose disuguaglianze nell’accesso alle cure e ai vaccini“, affermano Albiani e Miccio, ricordando come il premier Mario Draghi abbia “riconosciuto in occasione del G20 Compact with Africa che nei Paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito appena l’1,4%”.
“L’inerzia dei governi è inaccettabile – sottolineano – la dichiarazione adottata oggi dalla Ministeriale Salute, al netto di importanti dichiarazioni di principio, per altro condivisibili, sui vaccini come bene pubblico globale, non offre risposte concrete alla sfida più drammatica e urgente posta dalla pandemia. Abbiamo bisogno adesso di soluzioni, di un vaccino per tutti ovunque. Ormai un anno fa India e Sud Africa hanno presentato all’Organizzazione Mondiale del Commercio una proposta di sospensione dei brevetti; più di un anno fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato la prima “call to action” per la condivisione della tecnologia e del know-how sui vaccini Covid-19. “Nel frattempo il virus continua a circolare, le persone a morire e i vaccini a scarseggiare“.
A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica