Qualcuno si scandalizza per i ventidue euro che si spendono nel locale milanese di Carlo Cracco per una pizza margherita …. Ed i sette euro per l’acqua? Anche se devo ammettere che ne ho spesi di più nel 2014 in Belgio, cosa che mi ha fatto “virare” sulla birra d’abazzia senza alcun rimpianto!
Cosa centra direte la pizza di Cracco con il mercato calcistico? C’entra, c’entra, perché allora i settantacinque milioni + bonus + commissioni + ingaggio, che in totale fanno più di un centone, speso dalla Juve per Vlahovic?
Da quello che sappiamo la pizza è stata gradita, mentre per Dusan sarà più dura, dato che non può certo permettersi di rallentare la marcia goleante intrapresa da inizio 2021 in poi.

Che i bianconeri abbiano fatto un gran colpo (e non voglio scrivere …. Sulla carta), è indubbio, che nel calcio non sempre la realtà conferma le attese, lo è altrettanto, specie se si considera non solo …. I desiderata.
Se Vlahovic sarà davvero chi cambierà la stagione bianconera se lo augurano in tanti e, ripeto sottolineandolo, le premesse ci sono tutte, così come non possono non esserci piccoli dubbi, legati al fatto che giocare a Firenze non è uguale che a Torino, alla Juve, e per referenze chiedere a De Light, uno arrivato come Principe e che ancora è vassallo.

La Juve ha finalmente effettuato anche alcune cessioni, indispensabili per fare cassa; alcune sperate da tempo, altre dovute alla causa “finanziaria”, su ragazzi da cui certamente ci si aspettava di più.
Con il mercato pirotecnico bianconero (c’è anche Zakaria) la corsa alle posizioni Champions diventa ancora più interessante e chissà chi avrà fatto meglio tra l’operare cambiamenti in un momento delicato, o l’essersi limitati a qualche ritocchino ….

L’Inter ha preso Gosens, un grande colpo appena il tedesco si rimetterà e quel Caicedo che Inzaghi conosce bene e che quando si è nei pressi del novantesimo ha sempre qualche buona cartuccia in canna.

Lazetic è invece il colpo milanista, forse un po’ poco per le necessità rossonere, ma se il padrone non apre la borsa, cosa si può fare? La politica societaria è questa e così si va avanti; il derby potrebbe dire cose importanti, ma anche emettere sentenze pericolose per il futuro prossimo.
Il Napoli è rimasto invariato, ma già recuperare gli infortunati darebbe a Spalletti la possibilità di fare scelte per troppo tempo impossibili, mentre l’Atalanta ha scelto Boga e Mihaila che Gasperini saprà certo utilizzare al meglio e pensare ai bergamaschi come quinta forza potrebbe essere alquanto sbagliato.

Sempre in tema Europa c’è interesse per le novità della Roma, che però ha bisogno di più continuità, ed ancor più per la Fiorentina, che deve dimostrare di cavarsela anche senza il suo bomber; cambiare potrebbe voler dire migliorare se chi è arrivato dimostrerà di valere le aspettative e poi c’è sempre Italiano, che vuole continuare a fare benissimo, bomber o non bomber!

Che dire invece della Lazio che ha tentato di vendere per poter comprare, ma alla fine ha tesserato un difensore che è lì da sei mesi, senza convincere mastro Sarri e comperato ai secondi finali un esterno di attacco, quando serviva un vice Immobile?

Poche cose ha fatto il Verona, come il Sassuolo, ma per entrambe era più importante mantenere i cardini e questo è stato fatto, anche per mantenere vive le speranze d’Europa.
Qualcosa ha cambiato il Torino, finalmente liberatosi di alcune palle ai piedi, anche se non ancora tutte, prendendo ragazzi giovani e promettenti, proprio come piace a Juric.

Qualche intoppo è successo al Bologna, dove Sinisa non ha gradito il comportamento di alcuni giocatori, creando qualche turbolenza.
Udinese invece quasi immobile, ai friulani preferisco agire in estate e poi c’è sempre la questione finanziaria, da queste parti sempre al primo posto.
Ricordato che lo Spezia non può fare mercato, sarà interessante vedere cosa combinerà la Samp del professore, tornato a casa sua, ma chissà quanto contento che non siano arrivati i calciatori da lui voluti, cosa che non depone sul futuro dei ciclisti.

Diversi movimenti per il Venezia, che ha pescato all’estero ed in Italia e oggi in zona pericolosa, pur se ha fatto meglio del previsto.
Movimenti numerosi nel basso della classifica, Cagliari, Genoa e Salernitana hanno tentato di migliorare organici inadeguati o inferiori a quanto atteso; chissà se questo basterà a risalire posizioni che regalino loro la salvezza, difficile ma non ancora impossibile, pur se di tempo ne resta sempre meno. In inverno, come in estate c’è sempre una regina del mercato che solitamente non mantiene le promesse e le previsioni, succederà anche questa volta?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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